In questo spazio saranno analizzate delle questioni in maniera aperta e completa. A tifosi e lettori la libertà di esprimere il proprio parere e dare il via alla discussione.
Il killer instinct: due gol in cinque minuti
Il Napoli è riuscito, ieri sera, a imprimere una svolta alla partita nei primi 5′. Due azioni fantastiche hanno portato ai gol di Zielinski e Hamsik. Uno degli elementi più importanti di questo avvio di gara è stato quello che in molti trovavano mancasse agli azzurri. Dopo il gol del vantaggio, il Napoli si è trovato di fronte un’Inter barcollante ed ha avuto la forza di spingerla al tappeto con il raddoppio. Troppo spesso gli azzurri si erano adagiati sugli allori dopo il vantaggio, stavolta è andata diversamente. Il killer instinct quando “si sente l’odore del sangue” è una caratteristica indispensabile per qualsiasi squadra voglia ambire a vincere.
Finalmente Marko Rog
Il tanto atteso debutto di Rog è finalmente diventato realtà ieri sera. Al 76′ il centrocampista croato ha preso il posto di Marek Hamsik, accolto dal boato del San Paolo. Un quarto d’ora molto positivo, in cui Rog ha dimostrato grande corsa e aggressività. Sarri ha atteso a lungo prima di gettarlo nella mischia, ora che è tornato in corsa Rog non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Piotr Zielinski: 90′ box to box
Gol, assist, lanci illuminanti e tanta sostanza in fase difensiva. Piotr Zielinski ieri è stato la sintesi del centrocampista totale. Per tutta la durata del match il polacco ha fatto la differenza in entrambe le fasi di gioco. Un valore aggiunto per questa squadra, il migliore in campo nella vittoria di ieri. Trovare prestazioni come questa con più continuità deve essere l’obiettivo per un ragazzo che può ancora crescere molto.
Sarri: “A me è piaciuta di più la prestazione contro il Sassuolo”
Maurizio Sarri divide sempre la stampa con le proprie dichiarazioni in conferenza, l’ultima a sorpresa ieri sera: “A me era piaciuta più la gara col Sassuolo, per palleggio, ma stasera siamo stati più cattivi. Solo le prossime gare ci diranno se siamo stati più concreti o più fortunati”. Il tecnico azzurro elogia ancora – come fatto nel post partita – la criticatissima (dalla stampa) prestazione di lunedì, dopo aver vinto 3-0 contro l’Inter. Un manifesto da parte di un allenatore che ha ben chiara la propria idea di calcio. Un invito, tra le righe, rivolto alla squadra: dimostrare che ieri sera la chiave non è stata la fortuna ma la cattiveria e la determinazione.
Reina torna ad essere decisivo
Quella di ieri è stata una grande serata per Pepe Reina. A un anno dai miracoli in Napoli-Inter 2-1, il portiere spagnolo conferma di chiudere la saracinesca quando vede nerazzurro. Sei parate, tra cui un miracolo su Candreva e tante uscite decisive per chiudere lo specchio della porta a Icardi. L’attaccante argentino, sogno di tante notti di mezza estate del Napoli, autore di 12 reti su 19 conclusioni tentate fino a ieri, ricorderà tante cose della serata vissuta al San Paolo. Tra tutte, quella che resterà più impressa sarà probabilmente quella dell’uomo con i guantoni e la divisa arancione che gli ha detto “no” dove tanti altri non hanno potuto far altro che arrendersi.
Foto: sscnapoli.it
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