La riserva della Juve ha scalzato Jorginho e Bonaventura. Tante le critiche per la scelta di Conte.
In Francia, ai prossimi Europei, la Nazionale Italiana si presenterà con una rosa dove la qualità non eccelle affatto, soprattutto a centrocampo. Gli infortuni di Verratti, Marchisio e in ultimo quello di Montolivo, hanno decimato un reparto rimasto orfano anche di Andrea Pirlo, ritenuto ormai fuori dal giro azzurro dopo l’addio alla Juventus.
In questo contesto sembravano scontate le convocazioni di Jorginho e Bonaventura, così come scontato sembrava il fatto di leggere il nome dell’inesperto Sturaro fra i 7 calciatori tagliati. La lista ufficiale dei 23 ieri ha capovolto totalmente le certezze che tutti avevano fino a quel momento, accendendo il fuoco della discussione. Ma come può un panchinaro della Juventus, con zero gare in Nazionale, scalzare i due titolarissimi di Napoli e Milan fra cui il miglior regista dell’ultima Serie A?
Vane le risposte, tante le ipotesi. Si è passati dalle questioni di modulo alla duttilità tattica del calciatore, come se Sturaro fosse una riproposizione del 2016 dei calciatori totali olandesi, qualcuno poi ha giustificato la convocazione con altre ipotesi strampalate inventandosi, erroneamente, il fatto che Conte avesse già allenato il centrocampista alla Juventus. Ma andiamo per ordine.
Ad agosto 2014 Antonio Conte firma un contratto biennale con la Nazionale italiana da 4 milioni annuali. Il 50% della cifra è pagata dalla Federazione, l’altra metà è pagata dalla Puma, sponsor tecnico dell’Italia che sfrutta tutti i diritti di immagine del mister. L’azienda, fra l’altro, qualche mese fa ha pagato al CT un bonus da 1 milione di euro per la qualificazione agli Europei.
Sponsor tecnico di grido, la Puma ha fra i “suoi” atleti in Nazionale i soli Buffon e Chiellini, tutti gli altri invece sono “marchiati” Adidas e Nike. Un vero e proprio duopolio in cui – per quanto riguarda le scarpette – è arrivata anche la Mizuno con Thiago Motta e Parolo a contrastare la già risicata presenza dell’azienda tedesca fra i calciatori.
A questo punto entra in scena Sturaro, panchinaro della Juve e testimonial della Puma, che scavalca nelle gerarchie Jorginho e Bonaventura ma anche il giovane Benassi (con un campionato da titolare inamovibile al Torino); casualità vuole che quest’ultimi tre non indossino prodotti dell’azienda tedesca ma delle due avversarie Nike ed Adidas. Con la convocazione in extremis dello juventino, inoltre, la Puma supera la Mizuno nella speciale classifica ed ottiene una terza figura di riferimento nella rosa italiana che giocherà agli Europei.
Sia ben chiaro, Conte avrà visto in Sturaro qualcosa di magnifico nelle sue poche gare da titolare quest’anno, un qualcosa di eccezionale che nessuno aveva visto prima e che è riuscito a fargli meritare la convocazione, più del miglior regista della Serie A, più di un ottimo elemento di qualità del Milan e più di un calciatore che ha giocato quasi tutte le gare dell’ultima Serie A. Avrà ragione? al campo il verdetto definitivo.
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Foto tratta dal profilo Instagram di Sturaro.