Prima della partita uno striscione esposto in strada invitava a bombardare Napoli. Durante Verona-Napoli invece i soliti cori di discriminazione territoriale verso i napoletani e razziale verso i calciatori di colore del Napoli.
Verona esce con le ossa rotte dalla sfida con il Napoli, sia dal unto di vista sportivo per il sconfitta che dal punto di vista dell’immagine della società, della città e di tutti i veronesi (anche quelli ‘innocenti’) bollati come incivili e razzisti.
Ma restando nell’ambito sportivo cosa rischia il Verona?
Praticamente nulla.
Infatti per lo striscione sui bombardamenti il club non è punibile, perché dove è stato esposto non consente l’intervento della Giustizia Sportiva.
Ridicola invece la punizione per i cori razzisti, più elegantemente chiamati di discriminazione territoriale e razziale.
Per le società di Serie A l’art.25 del Codice della Giustizia Sportiva prevede solo un’ammenda variabile da € 10.000,00 a € 50.000,00 e solo in caso di recidiva, l’obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse.