Cristian Stellini, vice allenatore del Napoli, dopo il pari con il Bologna, in conferenza allo Stadio Dall’Ara
Come mai il calo nei secondi tempi? “Sicuramene non c’è una ragione sola, ma dobbiamo considerare più aspetti. Nelle ultime due gara abbiamo incontrato due squadre importanti, Milan e Bologna hanno giocato la Champions. A Bologna hanno dovuto soffrire tutte le squadre. Giocavamo contro una squadra che va rispettata, in un campo difficile. Siamo stati bravi, il punto di oggi ci permette di essere aggrappati ad un sogno e distaccarci di un ulteriore punto da chi abbiamo dietro. Ricordando che zona Champions era il nostro obiettivo. E’ quindi un punto positivo. Detto questo dobbiamo crescere di mentalità. Dobbiamo guardare oltre, la nostra caratteristica principale che ci ha portati dove siamo è il gioco. Giocare come nella ripresa non è nelle nostre corde, cercando di continuare a giocare come abbiamo fatto nel primo tempo perché la nostra caratteristica è quella”.
Situazione infortunati: “McTominay esce un po’ malconcio perchè ha preso due botte nella stessa azione, quella alla coscia è forte. Questa settimana dobbiamo lavorare per recuperarlo. Meret era da più di 24 ore con l’influenza, siamo contenti della prestazione di Scuffett. Buongiorno anche dobbiamo lavorare in settimana per recuperarlo, ma siamo felici anche della prestazione di Juan Jesus. Siamo contenti di avere giocatori che quando chiamati in causa rispondono bene. Anguissa non lo so, ho visto che parlava con i dottori ma dovevo preparare la conferenza e non ho chiesto”.
Può essere una questione di testa il calo nelle riprese? “Era quello che intendevo dire prima, contro Atalanta, Juve e Inter è aumentata la nostra intensità nella ripresa. Nell’ultimo tempo, forse perché si avvicina il punto delicato del campionato e un errore è difficile da recuperare, forse ci sta pesando. E’ lo scatto in più che dobbiamo fare, dobbiamo sapere che anche nel secondo tempo dobbiamo giocare e mantenere alta l’intensità”.
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