Gennaro Grosso, il tifoso indagato per gli scontri di Chiaia, si è dimesso dalla commissione ed è sotto indagine. Lo scrive Repubblica.
“Potrebbe essere maturata a seguito di pressioni la scelta dell’amministrazione comunale di coinvolgere anche esponenti della tifoseria organizzata nella commissione incaricata di valutare i progetti per la statua dedicata a Diego Armando Maradona. E’ l’ipotesi al vaglio della Procura che adesso configura il reato di violenza privata e ha delegato alla Digos nuovi accertamenti. Si lavora sull’analisi del telefono cellulare di Gennaro Grosso, l’ultrà indagato per gli incidenti sul lungomare del 23 ottobre che era stato indicato come uno dei rappresentanti dei tifosi in seno all’organismo incaricato di vagliare le proposte per il monumento.
A seguito della perquisizione subita mercoledì scorso nell’indagine per devastazione sugli scontri di fine ottobre, Grossi si è dimesso dalla commissione. Una decisione «che si è resa necessaria per consentire che l’opera venga realizzata nella massima trasparenza», dice l’avvocato Coppola. Aggiunge il legale: «Il mio assistito intende dimettersi pur nella consapevolezza che la scelta era stata dettata da uno spirito di partecipazione popolare che vedeva al fianco di autorevoli esponenti, la presenza dei tifosi, protagonisti delle commemorazioni iconiche nei confronti del campione argentino»”.