Dopo la sconfitta contro il Napoli, il tecnico della Sampdoria Dejan Stankovic ha parlato in conferenza stampa.
Nulla da recriminare ai suoi?
“Fino al 2-0 eravamo in partita. Sarebbe stata difficile undici contro undici, dal 38′ è raddoppiata la difficoltà. All’intervallo non ho avuto da recriminare perché eravamo in partita. Abbiamo avuto anche un’occasione con Lammers. Potevamo concludere meglio, un po’ più di precisione nell’ultimo passaggio. Abbiamo giocato contro una squadra che ha ben altri obiettivi dei nostri. A fine gara ho detto ai ragazzi di uscire a testa alta. Hanno dato tutto.
E’ bastato? No perché c’è anche l’avversario. Abbiamo anche la panchina cortissima e all’intervallo devi scegliere chi lasciare fuori. Ho lasciato fuori Manolo che ha fatto un ottimo primo tempo, non volevo rischiarlo. Djuricic l’ho messo 45 minuti, posso stare una decina di minuti qua a spiegare chi e perché manca. Con tutte le difficoltà dicevo loro di uscire a testa alta. Questa è archiviata, giovedì c’è la Coppa Italia poi Empoli e infine l’Udinese. Passo dopo passo andiamo avanti”.
Il ricordo di Vialli e Mihajlovic.
“Nel riscaldamento room scappato dentro, era troppo per me. Spero solo di aver onorato questa sera i due uomini come Sinisa e Luca che hanno avuto un passato doriano importante e anche come uomini perché abbiamo perso tanto. La famiglia Mihajlovic e la famiglia Vialli, loro sono amici e fratelli. Era una bella botta di emozione e volevo a tutti i costi uscire orgoglioso. Purtroppo abbiamo perso ma i bei ricordi della Gradinata nostra, tanta emozione e sono uscito orgoglioso”.
Zanoli?
“L’ho visto un’ora e cinque minuti in campo e abbiamo preparato la partita contro il Napoli. C’è poco da giudicare, è entrato nel momento sotto di un gol e di un uomo. E’ un ragazzo molto talentoso, ha doti fisiche importanti. Lavoreremo con lui perché può darci una mano. Ha una velocità che deve essere ben controllata. Può migliorare la fase difensiva”.
Colley e Sabiri indisponibili?
“Sabiri è tornato dopo il Mondiale, il 3 gennaio perché ha avuto il Covid. Ha iniziato ad allenarsi cinque giorni fa. Non credo fosse pronto oggi a giocare. C’è grande rischio di infortunio. Colley ha avuto un attacco influenzale importantissimo e cercava di tornare. Non abbiamo ben capito come si senta lui. Perché scendeva in campo per allenarsi e poi rientrava perché non si sentiva bene. C’è da valutare le sue condizioni. Oggi ha fatto un buon allenamento, vediamo domani. Colley è importante per questa squadra come Sabiri ma devono volerlo prima loro di essere importanti che io”.
Mi sembra di capire che lei li vorrebbe?
“Sì ma devono crederlo prima loro. Serve tanta umiltà e tanto sacrificio. Siamo a 21 partite, dobbiamo darci una svegliata”.
Che impressione le ha fatto il Napoli?
“Ha dimostrato di essere un top club. Ha tanti giocatori in ogni ruolo e non perdi qualità. Forse, per quello che mi ricordo, il Napoli pagava negli anni precedenti il rush finale della stagione perché non aveva una rotazione importante. Adesso penso che siano i primi favoriti. Sono altri obiettivi che a me sembrano un po’ lontani ma guardando il calcio, non sarà facile. C’è anche il Milan, Inter e Juve. Sarà una bella lotta fino ala fine. Vediamo quando riprendono le coppe europee, chi si sentirà meglio a gestire le partite ogni tre giorni perché quando lotti su tanti obiettivi giocare ogni tre giorni diventa difficile”.
Il primo rigore e il rosso a Rincon?
“Non posso commentare. Non so dire se c’era o non c’era. Guardando live i movimenti, il giocatore era già per terra e Murru doveva appoggiare il piede. C’è il VAR e se vedi che c’è rigore e perché devi metterlo in dubbio? L’espulsione poteva starci”.