Il difensore napoletano è accusato di associazione per presunti illeciti ai tempi dell’Avellino.
Sei anni di squalifica con richiesta di preclusione e un’ammenda da 20.000 euro per Armando Izzo, 7 punti di penalizzazione e 145 mila euro di ammenda per l’Avellino. Queste le richieste di sanzione della procura della Federcalcio per la squadra campana e per il difensore napoletano, accusato innanzi al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Cesare Mastrocola, di associazione nei presunti illeciti delle partite Modena-Avellino e Avellino-Reggina del campionato di Serie B 2013/2014.
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Per lo stesso motivo, stessa sanzione richiesta anche a Francesco Millesi, all’epoca calciatore dell’Avellino, e Luca Pini, calciatore non degli irpini ma che avrebbe contribuito all’illecito. Nelle richieste della procura anche 6 mesi e 30 mila euro di ammenda per omessa denuncia ad altri calciatori di quell’Avellino: Fabio Pisacane (ora al Cagliari), Luigi Castaldo (tutt’ora nelle fila irpine), Mariano Arini (oggi alla SPAL) e Raffaele Biancolino (ritiratosi).
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