Roberto Speranza, ministro della Salute, ha parlato in una lunga intervista ai microfoni de Il Mattino della situazione sanitaria del paese.
“Mascherine finora sono state distribuite dalla struttura commissariale di Arcuri e dalla Protezione Civile le mascherine alle Regioni per rifornire le strutture e i professionisti sanitari. Al momento le farmacie acquistano mascherine direttamente sul mercato attraverso distributori privati. Come già anticipato dal Commissario straordinario, si sta lavorando per calmierare i prezzi e si sta studiando una norma apposita. Alcune Regioni hanno distribuito mascherine direttamente alle farmacie.
Al momento le strutture pubbliche e i laboratori accreditati sono in grado di effettuare circa 50mila tamponi al giorno. L’Italia ha, finora, effettuato oltre 1 milione di test e siamo il Paese del G20 che ha la percentuale più alta di tamponi eseguiti rispetto alla popolazione: più della Germania. Ne abbiamo effettuati il doppio della Spagna e il triplo della Francia.
L’Oms ha ora in corso una prequalifica e dai 200 testi iniziali si è arrivati 27 in valutazione. L’Italia nei prossimi giorni selezionerà il test sierologico tra quelli validati. Anche attualmente in alcuni laboratori privati si possono già svolgere test sierologici, ma si tratta di test non validati e, dunque, ancora di attendibilità non verificata. Quando i test sierologici saranno validati e resi disponibili in quantità sufficiente potrà esserne autorizzata l’esecuzione in tutte le strutture.
Per la quarantena di chi non può farla a casa, nelle strutture messe a disposizione da Forze Armate e Polizia sono a disposizione 6.800 posti. Decine di migliaia di posti sono disponibili in virtù degli accordi che le Regioni hanno stretto con gli hotel. Nel Lazio, ad esempio, i posti attualmente disponibili sono circa 1.200 e in Toscana circa 3.000 in strutture alberghiere e altro.
L’Italia nei prossimi giorni selezionerà il test sierologico tra quelli validati. Ed entro la fine di aprile avvierà l’indagine di siero-prevalenza che si concluderà in circa 2 settimane. La Germania, ad esempio, uno dei primi Paesi a partire, ha annunciato il 9 aprile l’Istituto Robert Koch Institute, avvierà la sua indagine epidemiologica su 15mila persone da metà maggio.
I dati non sono secretati, ma gestiti secondo le normative previste a tutela della riservatezza. l’Istituto Superiore di Sanità mette a disposizione di tutti l’elaborazione dei dati forniti dalle strutture sanitarie regionali e ogni settimana espone i dati in una conferenza stampa pubblica. Per quanto riguarda i dati a livello di singola struttura sanitaria regionale è necessario attendere la fase di consolidamento. Sono in corso, inoltre, anche le connesse valutazioni a garanzia della tutela dei dati personali e sanitari”.