Questa è la cifra che all’incirca bisogna spendere per squalificare lo Stadio San Paolo e far giocare il Napoli in Champions League lontano dallo stadio di Fuorigrotta. Ipotizziamo uno scenario: Un pincopallo qualsiasi, magari con una malformazione congenita nei neuroni del pallone che non gli consente di tifare Napoli (concedeteci l’infima battuta), acquista con 25 euro un biglietto di curva per assistere alla partita di Champions League Napoli-Marsiglia. Con gli altri 25 euro acquista un bel petardo dalla violenza inaudita. Sembra la parte iniziale di uno di quegli odiosi e cervellotici problemi di geometria che tanto ci hanno spaventato in tenera età e invece si tratta di uno scenario, del tutto ipotetico, ma possibile, di cui può essere vittima una qualsiasi squadra di calcio che ospita nel “proprio” stadio una gara di Champions League. Ma continuiamo il nostro racconto ipotetico. Pincopallo assiste disinteressato alla gara del Napoli e nel bel mezzo di uno dei (rari) silenzi, fa esplodere il petardo. La UEFA ha orecchie “europee”, ipoteticamente più potenti di quelle “semplicemente” italiane, non può non udire lo scoppio e squalifica il campo. Risultato? Il Napoli Calcio e i suoi tifosi per bene ne pagano le gravi conseguenze. A noi sembra assolutamente assurdo nel nostro paese non si riesca ad evitare questi fenomeni, cercando di far si non ce ne siano semplicemente affidandosi ad un appello. In un’Italia obsoleta da tutti i punti di vista non ci resta che registrare, tristemente, che il calcio si è adeguato alla grande.