Il tecnico dell’Inter ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa prima di Inter-Napoli. Queste le sue parole:
“Ripartire dopo la morte di Astori? Sono cose che restano addosso, noi siamo molto più legati di quanto possa sembrare dall’esterno. Come ho detto ieri lui non era solo il capitano della Fiorentina ma il capitano del calcio e ci lascia un’eredità di lealtà importante. Quando lo incontravi lo salutavano tutti. Sono cose che lasciano un segno infinito.
Molti giocatori avevano un legame forte con lui ma se si deve giocare si gioca e questo può anche essere uno stimolo.
Il Napoli viene da un passo falso e noi da una serie. Domani dovremmo essere quasi perfetti, l’idea di gioco di Sarri può dare spunti a chi deve decidere da quali punti ripartire. E’ un esempio da cui poter prendere molto il Napoli.
Qui si percepisce dove siamo e il nostro dovere di costruirci intorno il futuro. Non c’è spazio per reazioni individuali ed anche questo lo hanno avvertito con la festa di ieri. Si è capito cosa vuol dire far parte dell’Inter: c’è la voglia totale di essere in linea con la storia di questo club.
Questa gara è decisiva come le altre anche perché la classifica si è accorciata. Resta comunque una gara fondamentale per il nostro successo finale. Ora non bisogna più gestire nulla, bisogna solo vincere anche se non ci si riesce a gestire.
I gol me li aspetto da chiunque. Il gol è una concessione che facciamo a tutti (ride n.d.r.).
Borja Valero ha avuto dei problemi e va valutato. Rafinha sta crescendo di volta in volta e sta ampliando il suo minutaggio. Di questi miglioramenti ce ne siamo accorti tutti e ne siamo molto felici.
Sarri come CT? Bisogna stare attenti a quello che si dice visto quello che è avvenuto in passato (ride n.d.r.). No, lo candido come un allenatore che ha fatto vedere con la sua squadra un calcio importante fatto di pressing, ricerca del gol e tanti calciatori. Il Napoli e Sarri hanno ricevuto consensi ovunque, questo fa chiarezza sulle intenzioni del discorso fatto prima.
Davanti loro sono fortissimi, sono tre calciatori che hanno tecnica, velocità e capacità di far gol. Non me la sento di dire che siano più forti dei miei giocatori.”
Domani tutti daremo il massimo. All’andata abbiamo palleggiato tanto e ci è mancato l’ultimo passaggio. I ragazzi sentono l’importanza della partita. In questo periodo durante le sconfitte nessuno si è salvato anche se qualcuno che va a cena con i calciatori continua a mettere 6 in pagella.
Mattahus? Se qualcuno parla di collettivo condivido sempre, ci sono calciatori che danno più spunti ma se la squadra non riesce a risaltare le qualità di quel calciatore diventa dura. E’ un discorso generale.
Domani, se dovessi scegliere, punterei sulla nostra fase offensiva, cambierei qualcosa lì.
Candreva? Con lui vale il discorso fatto prima: se corri tanto, contrasti etc. il gol lo fa un altro. La cosa importante sono i risultati. Non c’è nessun problema con lui.
Domani non firmerei per nulla. Domani dobbiamo giocare per vincere e non fare come abbiamo fatto all’andata dove abbiamo avuto paura di affondare il colpo.