Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a Rai Sport.
Queste le sue dichiarazioni: “Noi l’anti-Juve? Secondo me quello che è il recente passato ha valore importante, ci sono ancora molti punti di differenza tra noi e le prime. Quest’anno li abbiamo dimezzati e vogliamo dare seguito a questo lavoro. Se confrontiamo la passata stagione, la squadra è sicuramente più completa. Ma se valutiamo in base agli impegni di quest’anno, siamo in uno stato di avanzamento.
L’anno scorso non eravamo completi per 3-4 competizioni, quest’anno in base alle competizioni che ci aspettano dobbiamo fare qualcosa.
Roma e Napoli? Se si parla di Roma, Napoli e Juventus hanno un modo di giocare più consolidato e la loro personalità è forte, come il loro spirito e carattere in partita. Noi quest’anno abbiamo fatto vedere alti e bassi, abbiamo messo dentro uomini esperti ma le tante competizioni come la Champions fanno la differenza.
Mercato? Gli acquisti sono tutti mirati, però abbiamo perso qualcosa e il confronto è di quelli duri. La Juve l’anno scorso era la squadra da battere, quest’anno con Cristiano Ronaldo lo diventa per tutti. La Roma viene da tanti campionati dove fa tantissimi punti e quest’anno ha fatto un cammino in Champions quasi impossibile. La storia dell’Inter ci spinge a non avere timore di nessuno, ma la strada è lunga.
Se arriverà un attaccante esterno? Dipenderà da tante cose. Noi abbiamo giovani interessanti e calciatori affermati come Candreva e Politano, abbiamo preso Salcedo che è un giovane interessante. Poi c’è Karamoh che l’anno scorso ha dato segnali importanti. Bisogna vedere la crescita dei ragazzi e quello che sarà il mercato. Questo mercato è diventato sempre più difficile da affrontare, quando diventa più forte dei contratti bisogna essere pronti a cogliere ogni opportunità. Bisogna prendere il treno e cambiare biglietto velocemente, ci sono trattative che ti strappano le certezze della squadra, ci sono situazioni societarie per le quali arrivano contratti ai quali non si può dire no. Bisogna essere pronti.
Se conto su Icardi e Perisic? Assolutamente sì, sono professionisti eccezionali e calciatori punti di riferimento dell’Inter, che l’anno scorso hanno determinato la nostra crescita caratteriale. Loro devono restare”.