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Spalletti e l’insinuazione pericolosa sull’assistente dell’arbitro: “E’ di Ercolano”

I rapporti tra i tifosi di Roma e Napoli non sono idilliaci. La ‘diplomazia’ sportiva sta provando a ricondurre la rivalità tra le due tifoserie in un ambito prettamente sportivo. Un lavoro già difficile che rischia di essere vanificato del tutto da chi cerca di scaricare su altri le colpe di una sconfitta. 

E’ il caso dell’allenatore della Roma Luciano Spalletti. Il tecnico giallorosso dopo la sconfitta a Genova con la Sampdoria per 2-3 nel commentare un presunto fallo da rigore sul centravanti romanista Dzeko, azione resa nulla per una precedente posizione di fuorigioco di Totti, ai microfoni di Sky ha tenuto a precisare la provenienza territoriale del Signor La Rocca, assistente di Mazzoleni arbitro di Sampdoria-Roma:

” (…) La Rocca di Ercolano (provincia di Napoli n.d.r.) si è distratto un attimo e ha interpretato male questa situazione. Si tratta di un episodio che ci disturba perché era una decisione di facilissima lettura”.

Spalletti cosa avrebbe voluto insinuare sul Signor La Rocca? Che forse ha volutamente segnalare il fuorigioco di Totti per favorire il Napoli?

Forse più semplicemente la delusione per una sconfitta ritenuta meritata dagli osservatori, ha portato Spalletti a non valutare la pericolosità di quella precisazione che andava assolutamente evitata, considerando proprio i rapporti tesi fra napoletani e romanisti e l’avvicinarsi della sfida Roma-Napoli allo stadio Olimpico di Roma.

La Roma in questo campionato ha già avuto a favore ben 10 calci di rigore, molti dei quali non considerati netti dai vari moviolisti delle TV. Però nessuna delle rivali dei giallorossi si è preoccupata di indagare sull’appartenenza geografica dei componenti delle sestine arbitrali che, involontariamente, avrebbero aiutato la Roma a sbloccare partite che erano sul risultato di parità.

Anzi in quelle occasioni Spalletti ha giustamente riconosciuto che gli arbitri possono sbagliare e se lo fanno è sempre in buona fede. Facile a dirsi quando gli episodi dubbi sono a favore, più difficile pensarlo quando invece sono contro.

Forse è arrivato il momento che a Coverciano si organizzino corsi di psicologia per aiutare gli allenatori ad accettare le sconfitte, soprattutto quando sono meritate, e risparmiare al calcio italiano dichiarazioni tendenziose come quelle di Spalletti o offese come il “testa di c…o” detta da Allegri (l’impunito) al IV uomo Di Liberatore guarda caso proprio mentre la Juventus perdeva sul campo della Fiorentina.

 

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