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Spalletti: “Ipotesi Juve? Non si può fare un torto a chi ti vuole bene, andare lì perché c’è Giuntoli è un’equazione da poverissimi”

spalletti dimaro

L’ex allenatore del Napoli Campione d’Italia Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky.

“Sono felice perché sono stato avvolto da questo entusiasmo che mi ha contagiato. A Maradona sarà stata mille volte in più, immagino solo quello che è potuto essere. Ma la felicità è qualcosa di fugace, dopo sei alla ricerca di un’impostazione diretta per poi ripartire. Mi resteranno sempre nel mio cuore, porterò questo tifo e questo pubblico sempre con me. Difenderò sempre Napoli, lo merita. E’ una città incredibile, è una conoscenza continua. Mi sono fatto due anni di università di vita a Napoli.

Ho condizionato la famiglia e la mia vita per il calcio. Alle volte anche se hai fatto benissimo pensi che ti possa mancare qualcosa da restituire a questa gioia. Stasera ho detto che i napoletani mi hanno dato talmente tanta gioia, mi anno dato sensazioni bellissime, nessun traguardo e nessuno scudetto potrebbero far meritare tutta la gioia e l’entusiasmo che mi hanno dato.

Effettivamente sono un po’ stanco, avevo la famiglia e mia figlia piccola distanti. Non saprei con quale entusiasmo sarei ripartito se fossi stato ancora l’allenatore del Napoli o di Serie A. Per il momento si rimane fuori, poi più avanti, verso dicembre-gennaio, si farà la postura adatta per fare l’allenatore dentro lo spogliatoio. Posso rimanerci anche deluso dal restare a casa, dopo un po’ forse penserò che era meglio quello che vivevo prima. Anno sabbatico? Ve lo siete inventato voi e ve lo portate avanti voi, ho detto che avevo bisogno di tirare il fiato e delle cose da sistemare.

Nazionale? Non fate i cattivi, sto fermo sicuramente fino all’anno nuovo. Poi si vede come mi sento io, se ami una cosa come hai amato Napoli, poi è difficile. I tifosi mi hanno abbracciato, io faccio riferimento a loro.

Ritorno a Napoli? Al Napoli voglio bene e adesso gli lascio la tranquillità di fare le scelte che deve fare e di disputare un altro straordinario campionato visto che hanno una squadra straordinaria.

Ipotesi Juve? Non si può fare un torto a chi ti vuole bene. Chi dice che andrò alla Juve perché ora c’è andato Giuntoli fa una equazione da poverissimi, da chi non ha argomenti.

Il calcio è facile lo possono dire tutti ma gli sportivi vogliono sentirsi dire qualcosa di diverso, tutti lo sanno dire. Bisogna protrarsi dietro le cose di Vialli, Baggio, Mancini, Del Piero…Totti, ma poi c’è il lavoro di altri calciatori che sono stati a livello di questi e li hanno anche imitati grazie al sacrificio e l’applicazione. Non bisogna dire solo il calcio è facile. Quest’anno chiacchiero anche io qualche volte in televisione.

Un calciatore lo giudico per il carattere, poi è ovvio che deve avere la qualità. La partita è una scatola vuota da riempire e la riempie di più se il calciatore è bravo. Kvara ad esempio salta molti uomini e va bene come qualità, però se ci mette anche i recuperi e i contrasti e le sparate in fase difensiva, diventano vantaggi importanti. Si va a cercare un calcio più moderno e senza ruoli. Di Lorenzo è quel qualcosa in più che completa, lui è il calcio moderno”.

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