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Spalletti in conferenza: “Vinta come pensavamo di vincerla. Ora testa a mercoledì, ci sarà il Maradona pieno…”

spalletti conferenza

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato ai giornalisti in conferenza stampa al termine di Roma-Napoli.

Intelligenza o cinismo?

“C’è soddifasfazione, c’era soddisfazione nello spogliatoio perchè l’abbiamo vinta come pensavamo di poterla vincere. La squadra doveva saper sfruttare quelle poche occasioni che la Roma avrebbe concesso, per fare questo non bisogna cadere nelle trappole che ci avevano preparato. Abbiamo mantenuto un ordine che non ha permesso a loro di sfruttare le trappole che aveva disseminato per il campo”.

Il gol di Osimhen è una perla

“Il gol di Osimhen è un pezzo di bravura da calciatore top, quale lui è. L’errore di cinque minuti prima è un pezzo di non bravura, quello di cinque minuti prima era più facile. L’ha calciata benissimo sul gol, ma l’ho visto cresciuto molto. Vuole spesso fare l’eroe su ogni pallone, invece stasera ha anche aspettato il calciatore a sostegno e ci ha permesso di sviluppare tante azioni. Il gol è eccezionale, c’è da dire che anche Politano gliel’ha data bene”.

Sulla grande qualità della rosa

“La qualità non l’abbiamo solo noi. Ci sono rose ampie, vogliamo vedere quelle di Roma, Inter, Milan e Juve? Sono stati bravi quelli che si sono fatti trovare pronti entrando in gara, bravi Kim e Juan Jesus a pulire palloni, sono stati maestosi. Gara vinta meritatamente, la squadra ha sfruttato i pochi episodi che la Roma ci ha concesso”

Che rapporto ha avuto con la gestione della partita dell’arbitro?
“Sono stato sempre buono e fermo. Quando mi ha ammonito stavo dicendo a Jesus come comportarsi. Roma? Me l’aspettavo così, hanno preparato bene la gara, andando a giocare velocemente sulle due punte”.

Sulla prova di Gaetano e dei subentrati

“Era una gara incerta, quindi era difficile fare i cambi. Sono stato tentato dal mettere Raspadori, poi ho deciso di lasciare lo stesso sistema. Probabilmente i ragazzi che sono entrati sono stati bravi a interpretarla, abbiamo una squadra molto coinvolta anche sulla qualità del compagno. Non si pensa solo alle proprie qualità ma si riconoscono anche le qualità del compagno. C’è questa compattezza che, se riusciremo a mantenerla, ci darà dei vantaggi. Gaetano? È un talentino, lo sanno tutti. Ha fatto bene alcune cose, si è fatto trovare sorpreso da alcune come al limite dell’area quando poteva darla a Kvara che magari gliela ridava. È sintomo di carattere ma anche di non saper ancora leggere certe situazioni”.

 

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