Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa, al termine del match contro la Juventus, per commentare la partita disputata dal Napoli.
Una lunga conferenza dove Spalletti mette al centro anche i tifosi, oltre alla squadra.
“Nessuna frizione con l’arbitro. Non ho detto mai nulla. Ho sempre perso, una volta che vinco mi venite a fare la morale. Cosa ha fatto la differenza? La saggezza della squadra, siamo rimasti compatti dopo il vantaggio della Juve. Non ha perso la testa, loro sono ripartiti in due o tre occasioni ma poi siamo sempre stati in equilibrio.
Abbiamo tentato di forzare il passo, ma loro come blocco squadra si abbassavano bene. Loro nello stretto diventano dei leoni, con Ounas qualcosa di più abbiamo fatto. Abbiamo messo diverse palle dentro, la nostra pressione è stata costante e volevamo fare la partita. Questi nove punti che abbiamo hanno un valore importante perchè ci permettono di conoscerci meglio ed entrare nel vivo delle situazioni. Con il ritorno in ritardo dagli europei e le partenze per le nazionali noi siamo i terzi in Europa più penalizzati, la Juve è seconda.
Sono penalizzazioni importanti, per dire Elmas è uno che può fare di più ma se torna all’ultimo momento non sai come lo hai. Osimhen è tornato e ci ha detto ho bisogno di dormire, li mandi in campo ma è difficile che possano dare quel contributo che possono dare. In questo senso qui bisogna completare la conoscenza da un punto di vista di acchiappare la qualità che manca. Anguissa ce l’ha dato un po’, perché va in contrasto a prendere palla. Ci vuole il fantasista ma anche quello concreto che riprende palla.
Loro vengono allo stadio per faticare la partita, i tifosi la giocano intorno al campo perché non la vivono da spettatori. Si percepisce l’amore che i tifosi del Napoli hanno per la squadra, sono alimentati da questo amore per trasferirlo ai calciatori. Noi dobbiamo sapere che siamo quelli che portano questo messaggio in campo. Dobbiamo essere consapevoli di questo.
Fino ad ora ci sono state vittorie meritate ma faticate, vero che siamo lì… ma in conferenza non si può dire che poteva essere una partita facile. Noi del mestiere sappiamo che sotto questi lacrimoni ci sono poi i dentini che mordono. Non ho potuto accettare questo fatto, se poi vinco e vado davanti ok ma mettetemi al pari prima.
Tre gol tre erroracci delle difese? Un po’ cattivo ma si può far meglio tutt’e due, ci può essere qualche leggerezza che si può combinare; ci sono stati recuperi da parte nostra per ritagliarsi spazio per fare bene, però poi le partite bisogna saperle leggere e capire quando accontentarsi o forzare.
A me garba giocare tutte le volte a calcio, io gioco volentieri. Chiaro che bisogna avere un numero di calciatori che ti permette di recuperare perché i viaggi hanno un costo sui muscoli dei giocatori altrimenti poi non sono il top; poi arriva qualcuno che dice che si poteva fare meglio. Spero che non ce lascino qualcuno a casa d’ufficio altrimenti saremo in difficoltà.”
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Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa, al termine del match contro la Juventus, per commentare la partita disputata dal Napoli.
Una lunga conferenza dove Spalletti mette al centro anche i tifosi, oltre alla squadra.
“Nessuna frizione con l’arbitro. Non ho detto mai nulla. Ho sempre perso, una volta che vinco mi venite a fare la morale. Cosa ha fatto la differenza? La saggezza della squadra, siamo rimasti compatti dopo il vantaggio della Juve. Non ha perso la testa, loro sono ripartiti in due o tre occasioni ma poi siamo sempre stati in equilibrio.
Abbiamo tentato di forzare il passo, ma loro come blocco squadra si abbassavano bene. Loro nello stretto diventano dei leoni, con Ounas qualcosa di più abbiamo fatto. Abbiamo messo diverse palle dentro, la nostra pressione è stata costante e volevamo fare la partita. Questi nove punti che abbiamo hanno un valore importante perchè ci permettono di conoscerci meglio ed entrare nel vivo delle situazioni. Con il ritorno in ritardo dagli europei e le partenze per le nazionali noi siamo i terzi in Europa più penalizzati, la Juve è seconda.
Sono penalizzazioni importanti, per dire Elmas è uno che può fare di più ma se torna all’ultimo momento non sai come lo hai. Osimhen è tornato e ci ha detto ho bisogno di dormire, li mandi in campo ma è difficile che possano dare quel contributo che possono dare. In questo senso qui bisogna completare la conoscenza da un punto di vista di acchiappare la qualità che manca. Anguissa ce l’ha dato un po’, perché va in contrasto a prendere palla. Ci vuole il fantasista ma anche quello concreto che riprende palla.
Loro vengono allo stadio per faticare la partita, i tifosi la giocano intorno al campo perché non la vivono da spettatori. Si percepisce l’amore che i tifosi del Napoli hanno per la squadra, sono alimentati da questo amore per trasferirlo ai calciatori. Noi dobbiamo sapere che siamo quelli che portano questo messaggio in campo. Dobbiamo essere consapevoli di questo.
Fino ad ora ci sono state vittorie meritate ma faticate, vero che siamo lì… ma in conferenza non si può dire che poteva essere una partita facile. Noi del mestiere sappiamo che sotto questi lacrimoni ci sono poi i dentini che mordono. Non ho potuto accettare questo fatto, se poi vinco e vado davanti ok ma mettetemi al pari prima.
Tre gol tre erroracci delle difese? Un po’ cattivo ma si può far meglio tutt’e due, ci può essere qualche leggerezza che si può combinare; ci sono stati recuperi da parte nostra per ritagliarsi spazio per fare bene, però poi le partite bisogna saperle leggere e capire quando accontentarsi o forzare.
A me garba giocare tutte le volte a calcio, io gioco volentieri. Chiaro che bisogna avere un numero di calciatori che ti permette di recuperare perché i viaggi hanno un costo sui muscoli dei giocatori altrimenti poi non sono il top; poi arriva qualcuno che dice che si poteva fare meglio. Spero che non ce lascino qualcuno a casa d’ufficio altrimenti saremo in difficoltà.”
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