Spalletti in conferenza stampa:”Per me non si gioca molto”
I calciatori se fanno bene qui fanno bene anche nella loro squadre.
Gli infortuni succedono, molto dipende dalla pressione che hanno nella testa, non dalla fatica muscolare.
I giocatori sono entusiasti di ritrovarsi, ho rivisto lo spirito della sosta precedente, con la gioia di vestire questa maglia”.
Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare così spesso.
Bisogna far giocare anche chi c’è dietro, come i giovani – ha spiegato -.
Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve;
ci sono squadre che non sono attrezzate, è vero, che non hanno venticinque giocatori
ma ce ne sono altre che li hanno e viene permesso loro di giocare frequentemente con tutti i calciatori a disposizione”.
Insomma, si gioca troppo o no?
“I discorsi finiscono sempre lì – prosegue Spalletti -, si finisce a dire che le seconde linee non hanno fatto bene come i titolari, ma non bisogna creare alibi.
Inter, Milan e Juventus hanno a disposizione rose per giocare più partite. Poi alcune prestazioni dipendono dalla fisicità o meno di certi calciatori”, ha concluso Spalletti.
Sulla convocazione di Pisilli e Maldini, Spalletti ha detto:
“A noi un po’ manca il calciatore con la purezza tecnica e Daniel Maldini ha corsa, fisico, belle giocate, sa giocare benissimo anche se qualche volta si assenta.
Gli ho trovato una crescita abbastanza importante, vediamo che effetto gli fa stare qui questa settimana.
Pisilli? Mi sembra proprio un bel centrocampista. Mi diceva De Rossi quando lo allenava che nelle partitine fa sempre gol, è uno che ha frequenza, energia e merita di stare qui con noi”.
Sui diversi esterni non convocati, invece, ha detto: “
Chiesa nella Juve di Allegri faceva anche la seconda punta,deve capire determinate cose ma lo può fare, ora Gasp fa giocare Zaniolo da seconda punta, basta vedere che hanno piacere a stare dentro e non hanno timore a sentire il difensore dietro.
Ce ne sono diversi che sono convocabili proprio perché stavolta sono solo 23. Ho preferito chiamarne 3 in meno per non lasciarne tanti fuori”.