L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha analizzato in conferenza stampa la gara con l’Udinese.
“Il giudizio è ringraziamento ai calciatori per quello che hanno fatto fino a qui e per la disponibilità che hanno avuto soprattutto verso i compagni tale da perdere qualche volta la disponibilità per se stessi. Hanno fatto una prima parte del campionato da marziani. Li ringrazio per quello che hanno fatto per la squadra e per me perché col mio staff siamo lì a goderne. Ora ci sono questi giorni di riposo che fanno bene. C’era bisogno di interrompere con questo andamento del campionato che metteva a rischio anche la salute dei calciatori.
Olivera? Cambio tecnico perché c’era da avere più qualità e Mario Rui sapevo che poteva darmela.
I 15 minuti finali di oggi aiutano a sottolineare il percorso fatto da questi calciatori. Molte partite sono risultate facili grazie alla loro disponibilità ma queste partite non sono per niente scontate. Questa partita ci servirà moltissimo perché con le cinque sostituzioni queste partite non finiscono mai, anche sul 2-0. Abbiamo fatto qualche passaggio inutile in più mentre loro hanno tenuto ritmi altissimi. L’Udinese è una squadra forte e ieri abbiamo fatto l’elenco del livello della squadra che avremmo affrontato. Loro mettono dentro uno come Samardzic che è fortissimo.
Qualcosa per diventare ancora più forti l’abbiamo individuata per cui si va a lavorare in maniera seria e corretta per poter mettere qualcosa in più in quello che fai. Anche stasera quelli che ho messo hanno fatto una grandissima partita.
Conta la squadra, contano i calciatori e la logoro disponibilità a farsi trovare pronti. La società ci ha messo a disposizione una buona squadra e poi la gestione se sono dei bravi ragazzi oltre ad essere dei bravi calciatori viene di conseguenza. Scudetto? Parlarne o non parlarne a me fa lo stesso effetto. Per noi ci sono in ballo 69 punti e di insidie ce ne sono una marea. Non ci resta che avere lo sguardo lucido oltre la nebbia che gli altri vogliono metterci davanti. Il qui e ora diventa fondamentale, fa la differenza e i nostri calciatori l’hanno imparata bene.
Il modo di lavorare è grosso modo uguale a tutti. Io sono fortunato perché ho dei collaboratori che potrebbero fare gli allenatori al mio posto. Ho una società che ci mette a disposizione tutto quello che ci vuole per fare questo percorso. Poi ho la qualità dei calciatori dove però ci si può mettere qualcosa in più dentro. Bisogna crescere in alcune cose, son convinto che lo faremo ma la lunghezza del campionato è un’incognita. Gli infortuni sono dietro l’angolo. Per esempio oggi uno come Rrahmani ci è mancato perché avremmo potuto far rifiatare Kim.
Avessi avuto un time out avrei detto ai calciatori che hanno fatto una grande partita per 75 minuti e non vedo perché non avrebbero potuto farla per altri 10. A quelli che vanno ai Mondiali non dico niente perché non faccio in tempo, avrei dovuto farlo prima perché sono già andati. Auguro a tutti il meglio. Mi avrebbe fatto se Mario Rui fosse stato convocato perché se lo merita.”