L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha analizzato in conferenza stampa la gara con l’Atalanta.
“Bisognava essere leggere e qualitativi, c’è stata disponibilità a soffrire e rincorrere l’avversario. Le tue qualità non scompaiono, anche quando l’avversario ti mette in difficoltà come in occasione del loro secondo gol. È stato il terzo gol a cambiare la gara, forse non l’avremmo portata a casa se avessimo continuato a difenderci. Non siamo partiti bene, ma poi siamo entrati bene. La squadra è crescita ed è maturata”.
Ora sono tutte gare pesanti, come lo era la scorsa. Siamo arrivati a questo punto facendo tanti sacrifici, non possiamo avere l’atteggiamento corretto nelle gare che restano. A questo punto si può giocare anche nel parcheggio e deve essere come giocare a Napoli, è troppo alta la posta in palio. Sono quei carri che a me non mi ripassano più nella vita, ma anche per qualcuno dei calciatori. È ora il momento di giocare”
Atalanta? Vinsero al Maradona con merito, ci montarono addosso. In questa gara vedo la mia squadra cresciuta, oggi siamo usciti bene dalla pressione degli avversari, in maniera convincente. Siamo due buone squadre, tutte e due hanno fatto un grande campionato. Ma c’è ancora spazio per vedere quale sarà il conto definitivo.
Ho fatto i complimenti a Mario Rui, ma mi ha entusiasmato Zanoli per la forza e la tranquillità con cui ha giocato. Ma c’è anche il resto della squadra, anche Insigne si è ripresentato bene nonostante ciò che è successo in nazionale. Diventa fondamentale avere i nostri tifosi vicini come oggi, sono tutti lì a spingere e a stare al fianco della squadra per trasferire il loro entusiasmo, la loro gioia di essere tifosi del Napoli. Per noi è un grande contributo.
Serve vincere e ad avere un comportamento da squadra di rango, dobbiamo prendere al collo ogni partita che ci passa davanti, poi vediamo chi stringe di più. Dobbiamo guardare negli occhi gli avversari, i giocatori lo hanno capito e percepito, sono tutti lì determinati a giocare la prossima partita. Non facciamo calcoli, tutte le gare sono difficili.
Secondo me è cambiato qualcosa nell’atteggiamento dei giocatori, si sono resi conto che bisogna fare quello che fa parte delle tue qualità, dobbiamo fare quello in cui siamo più bravi. Nel momento soffri, ti adatti, poi riprendi in mano quella che è la tua convinzione, quella che è la tua qualità”.