Mister Spalletti, dopo aver commentato a DAZN la partita, è intervenuto in conferenza stampa per parlare della prestazione degli azzurri.
A seguire le parole di Spalletti in conferenza stampa.
“Sarà più difficile colmare il vuoto tecnico o emotivo? Io ho cominciato a rimpiangerlo quando ero certo che andasse via. Quando non ce l’hai a disposizione ti accorgi subito che sono differenti, perché è quella qualità che ogni allenatore e calciatore vorrebbe avere nel cassetto per metterla in campo. Ti creano quelle giocate quando è tutto piatto e tutto chiuso, se ne escono con l’estro che aprono il risultato.
I bambini sognano di diventare calciatori perché ci sono giocatori come Insigne, Totti, Del Piero. Se mettessi la firma per far sì che Insigne sia l’unico addio? Io so che questa è una squadra forte, un’altra cosa fondamentale è dichiarare bene gli obiettivi. Quando si vuole sotterrare quello che ha fatto bene questa squadra, si poteva lottare fino a fine campionato e sono il primo ad esserne rammaricato. Se ne sono perse troppe in casa, e proprio per questo che ci manca qualcosa per arrivare lì.
Se sono quattro o cinque partite perse in casa si deve esaminare in maniera più approfondita. Le caratteristiche dei calciatori diventano fondamentali, un po’ di forza ci manca. Oggi nei primi 20 minuti, fino a che il Genoa ce l’ha fatta, è stata un po’ complicata. Poi è stato tutto più facile. Il presidente ha già detto che il budget generale va abbassato, si può provare a vincere il campionato ma la cosa non è slegata. Bisogna fare ragionamenti corretti e dichiarare quello che si deve dichiarare.”
Sulla prossima stagione
“Qui far meglio del fallimento vuol dire vincere il campionato, siamo davanti a Juventus e Atalanta. L’Atalanta era una potenziale candidata alla vittoria dello scudetto, quella di oggi è stata una vittoria buona. Si sono alzate di livello le squadre. I giovani vanno supportati da gente come Mertens e Koulibaly, che non subiscono pressioni. Ci vogliono tutti e due, sia i giovani che quelli che sanno come si fa e che conoscono le pressioni del calcio.
Ospina tra quelli che possono supportare i giovani il prossimo anno? Qui c’erano cinque o sei con futuro incerto, va riconosciuto la professionalità di questi calciatori perché nell’incertezza hanno dato e fatto il massimo. La forza della squadra bisogna un po’ aumentarla. Lorenzo ha fatto perdere il tempo dello spazio libero, facendo in modo che fosse fatto poi fallo.
Se sono la garanzia nei confronti dei tifosi per la prossima stagione di un Napoli più forte? La garanzia sono i calciatori, sono loro che fanno la differenza. Io sto con la società, poi devo cercare di sbagliare di meno e me ne sono accorto anche da solo. Le scelte vanno fatto in quei momenti lì. Quando subentra e va bene tutto ok ma quando va male…
Noi abbiamo già iniziato a buttare giù qualcosa per il futuro, domani sicuro ci incontreremo e si cominceranno a fare valutazioni. Giuntoli e gli altri sono al lavoro da sempre. Se ci chiedono qualcuno e non si può rinunciare a quello che ci dà poi si deve essere pronti a sostituirlo. Bisogna abbassare il livello degli stipendi e dobbiamo vedere anche questo.”
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Mister Spalletti, dopo aver commentato a DAZN la partita, è intervenuto in conferenza stampa per parlare della prestazione degli azzurri.
A seguire le parole di Spalletti in conferenza stampa.
“Sarà più difficile colmare il vuoto tecnico o emotivo? Io ho cominciato a rimpiangerlo quando ero certo che andasse via. Quando non ce l’hai a disposizione ti accorgi subito che sono differenti, perché è quella qualità che ogni allenatore e calciatore vorrebbe avere nel cassetto per metterla in campo. Ti creano quelle giocate quando è tutto piatto e tutto chiuso, se ne escono con l’estro che aprono il risultato.
I bambini sognano di diventare calciatori perché ci sono giocatori come Insigne, Totti, Del Piero. Se mettessi la firma per far sì che Insigne sia l’unico addio? Io so che questa è una squadra forte, un’altra cosa fondamentale è dichiarare bene gli obiettivi. Quando si vuole sotterrare quello che ha fatto bene questa squadra, si poteva lottare fino a fine campionato e sono il primo ad esserne rammaricato. Se ne sono perse troppe in casa, e proprio per questo che ci manca qualcosa per arrivare lì.
Se sono quattro o cinque partite perse in casa si deve esaminare in maniera più approfondita. Le caratteristiche dei calciatori diventano fondamentali, un po’ di forza ci manca. Oggi nei primi 20 minuti, fino a che il Genoa ce l’ha fatta, è stata un po’ complicata. Poi è stato tutto più facile. Il presidente ha già detto che il budget generale va abbassato, si può provare a vincere il campionato ma la cosa non è slegata. Bisogna fare ragionamenti corretti e dichiarare quello che si deve dichiarare.”
Sulla prossima stagione
“Qui far meglio del fallimento vuol dire vincere il campionato, siamo davanti a Juventus e Atalanta. L’Atalanta era una potenziale candidata alla vittoria dello scudetto, quella di oggi è stata una vittoria buona. Si sono alzate di livello le squadre. I giovani vanno supportati da gente come Mertens e Koulibaly, che non subiscono pressioni. Ci vogliono tutti e due, sia i giovani che quelli che sanno come si fa e che conoscono le pressioni del calcio.
Ospina tra quelli che possono supportare i giovani il prossimo anno? Qui c’erano cinque o sei con futuro incerto, va riconosciuto la professionalità di questi calciatori perché nell’incertezza hanno dato e fatto il massimo. La forza della squadra bisogna un po’ aumentarla. Lorenzo ha fatto perdere il tempo dello spazio libero, facendo in modo che fosse fatto poi fallo.
Se sono la garanzia nei confronti dei tifosi per la prossima stagione di un Napoli più forte? La garanzia sono i calciatori, sono loro che fanno la differenza. Io sto con la società, poi devo cercare di sbagliare di meno e me ne sono accorto anche da solo. Le scelte vanno fatto in quei momenti lì. Quando subentra e va bene tutto ok ma quando va male…
Noi abbiamo già iniziato a buttare giù qualcosa per il futuro, domani sicuro ci incontreremo e si cominceranno a fare valutazioni. Giuntoli e gli altri sono al lavoro da sempre. Se ci chiedono qualcuno e non si può rinunciare a quello che ci dà poi si deve essere pronti a sostituirlo. Bisogna abbassare il livello degli stipendi e dobbiamo vedere anche questo.”
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