L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani con il Milan.
“Chi sta meglio questo non lo so, lo dirà la partita. Non chi sta meglio fra le due squadre ma noi stiamo al meglio possibile, siamo al top di quelle che sono le nostre possibilità per giocare questa partita.
Noi da un punto di vista del percorso, ma credo anche il Milan, abbiamo dovuto rimettere a posto molte cose a causa degli infortuni. Poi è stata la bravura dei calciatori a contagiarsi, non solo di Covid, delle qualità nel distribuirsi nella staffetta per giocare. Possiamo farci anche l’idea di aver costruito la forza della squadra in queste difficoltà.
Devo fare i complimenti al Milan per quello che è stato il percorso che ha fatto Pioli per arrivare a questa partita costruendo una grande squadra insieme a Massara e Maldini. Sono un club forte.
Le mie sensazioni sono buone perché loro sicuramente non possono essere più motivati di noi. Stiamo costruendo una bella storia tutti insieme e per tutti insieme intendo anche il pubblico che ci sta caratterizzando in questo essere napoletani. In tutto questo c’è anche il nome di Maradona, lo stadio di Maradona e mettiamoci anche la benedizione di Maradona. Noi con il nostro pubblico al nostro fianco ci sentiamo bene, sarà una bella notte.
E’ sempre l’etica di lavoro che fa la differenza. La settimana scorsa le sensazioni erano diverse dopo Cagliari, si parlava al contrario di oggi. E’ il modo di lavorare che fa la differenza. Quando hai tutto contro nel nostro lavoro devi far in modo di tirar fuori qualcosa. Oltre al gol di Fabian non è stata notata l’imbucata di Ounas. Poi un po’ di nebbiolina che aveva alterato le forme di Insigne che ora invece stanno ritornando.
I bravi sono quelli che lavorano sempre in un certo modo e che non cambiano umore, non cambiano gli obiettivi e non cambiano quelle che sono le cose che caratterizzano un professionista. I calciatori sono dei professionisti che devono tener conto di quello che è il sentimento della città di Napoli. La differenza la fanno sempre loro. Bisognerebbe riuscire a trasformare questa leggerezza e questa qualità in altre cose ma i materiali è difficile cambiarli, al massimo ci si può mettere.
Parola Scudetto? Io la posso pronunciare sempre. Noi vogliamo giocarci le nostre chance, sappiamo che ci giochiamo moltissimo. Sappiamo che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere. Queste sono cose che non capitano sempre ma il campionato è ancora tutto da giocare. Ci sono delle squadre fortissime che sono tutte al livello nostro, poi tutto dipenderà da diversi fattori. Possono essere più forti di noi ma la vedo difficile che siano più motivati di noi in questo momento.
In quello che facciamo noi allenatori c’è sempre la qualità e la disponibilità delle persone che abbiamo davanti. Quando sono arrivato tutti dicevano che prima o poi litigavo con quello, poi con quell’altro. Durante un campionato a fare questo lavoro ci sono dei momenti in cui devi dire qualcosa e devi dire qualcosa. Per esempio Victor sbagliava ad andare sempre da solo ad andare incontro agli avversari, ora non lo sbaglia più. Ci sono delle cose che devi prendere e portarti dietro ed altre che devi mettere da parte. Le reazioni nevrotiche della squadra non le vedo più, vedo una squadra che ragiona e che sa accettare quello che è avvenuto e che aspetta il momento adatto per andare a ribaltare quella situazione lì. Si può parlare di maturità della squadra ma anche del carattere che hanno quando dico che ho conosciuto dei bravi ragazzi.
Oltre alle giocate, al talento e all’intuito c’è bisogno di riempire la partita dal punto di vista fisico. C’è bisogno di riempire la partita più di noi stessi. Il Milan è una squadra forte ed ha caratteristiche che abbiamo anche noi e alle quali dobbiamo fare attenzione come l’uscita corta alternata all’uscita lunga. Dobbiamo utilizzare bene quelle qualità di cui è pieno il calcio moderno dove non basta più essere ordinati ma dove serve anche allungarsi o allargarsi mettendoci corsa e fisicità.
Abbiamo recuperato dei calciatori, Lozano ci sarà e Lobotka si è allenato bene tutta la settimana.”