Alla vigilia di Napoli-Juventus, il mister Spalletti è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani al Maradona.
Di seguito le parole di Spalletti in conferenza stampa.
Sui nazionali del Napoli e sulla partita di domani
“Com’è la vigilia di Napoli-Juve da dentro? Chi ha sognato il pallone fin da bambino come me, sognava queste grandi sfide. Sognava il gusto della rivalità, è ciò che anche i calciatori, essendo del Napoli, vogliono andare a giocare. Siamo nella situazione ottimale che abbiamo sempre sognato.
Osimhen e Ospina? Chiaro che con queste partite delle nazionali ed obblighi dei voli transoceanici poi qualche problema per le società viene fuori. Qui mi trova d’accordo il presidente quando dice che si deve mettere a posto questa cosa. Sarà una giornata di campionato dove delle squadre saranno un po’ più penalizzate; io penso che su questo aspetto si devono trovare delle soluzioni, com’è successa alla Juventus poi ci dobbiamo rendere conto all’ultimo momento di quello che sarà il nostro scenario.
Allegri che dice che il Napoli è candidato allo scudetto? Secondo me è un pensiero reale il suo, lui conosce bene quell’ambiente lì e poi basta vedere i risultati degli ultimi anni. Quando fai parte della Juventus l’obiettivo ed il pensiero deve essere quello, ha detto la verità. Non faccio il giochino di immaginare la Juventus a distanza di otto punti, so che è una domanda ma da parte mia non lo posso fare.
I giocatori stanno benissimo, quelli che hanno dovuto fare questi voli hanno, naturalmente, nei muscoli e nella testa la fatica di queste partite. Sappiamo quanto ci tengono a dare il proprio contributo alla propria nazione. Lobotka non sta molto bene, come Zielinski. Spero che prima di andare a letto riesco a vederne altri.”
Spalletti sulle emergenze, su come affrontarle e su Anguissa
“Se vogliamo migliorarci e se vogliamo diventare forti e dei grandi dobbiamo avere lo spessore ed il modo di ragionare dei grandi. Tutti i giorni dobbiamo fare quelle cose per cui si è pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo arrivi. Quando si è parlato di completamento della rosa era in funzione di questi momenti perché si sapeva già che ci saremo trovati in queste situazioni di emergenza.
Poi ci sono altri problemi di ordine burocratico su cui si può fare poco. Ora dobbiamo ovviare alle difficoltà che ci sono in questo momento, difficoltà che hanno tutte le squadre che hanno molti giocatori impegnati con le Nazionali. Noi dobbiamo fare in modo che le persone vengano allo stadio grazie ad un bel calcio e domani sarà sicuramente una partita gustosa.
Anguissa ha fatto vedere fin dal primo momento che è uno di quelli che sa come si fa, di che livello è. Frank è un calciatore che per noi sarà molto utile perché le sue caratteristiche non si trovano negli altri componenti della rosa, era quello che cercavamo per completare il reparto e lui ha fatto vedere di essere pronto per questo. Per giovedì, ho accennato per via dei disagi che si possono andare incontro e si pensa che i disagi interni siano un po’ assurdi.
Il Genoa ha fatto una partita differente rispetto a quella di Milano, le sconfitte creano presupposti di crescita mentre le vittorie viziano si dice. La partita di domani sarà difficile contro la Juventus anche per le difficoltà che sta affrontando. Frank Anguissa è pronto per giocare la sfida di domani e per quella con il Napoli e domani sarà titolare.”
Sui cambi tattici della Juventus, sul modulo, sui tipi di giocatori e su cosa manca al Napoli di Spalletti
Mi aspetto più soluzioni dalla Juventus, è abituata e ha i giocatori corretti perché può giocare a 3 con De Ligt, Bonucci e Chiellini. Il calcio moderno ci ha abituato che le gare cambiano di scenario velocemente, bisogna essere pronti a cambiare biglietto e destinazione all’ultimo momento, come in vacanza.
Mertens e Ghoulam si allenano in gruppo, ma non sono ancora convocabili. Insigne? Sta benissimo. A volte si fa fatica a coinvolgere i giocatori, ma basta fare i nomi di Insigne, Koulibaly, Insigne, per quello che sto vedendo e arriviamo subito. Vedere Koulibaly che si cambia due volte il volo e che poi dall’aeroporto non si cambia e viene direttamente al campo, è tanta roba nel portare esempi pratici. Se si staccasse un pezzetto di Koulibaly per tutti, sarebbe più facile.
Il saggio del calcio dice: “Corri, fai contrasti e fai la giocata illuminante e dopo la giocata corri e vinci contrasti”. Ci vogliono un po’ tutte le qualità, la fisicità è importante quanto la tecnica, la resistenza e la copertura del campo sono importanti quanto il gol e le giocate estrose.
Se si riescono ad avere tutte e due è il top, ci sono squadre che hanno giocatori che hanno entrambe le caratteristiche. Ipotizzabile che la mancanza di centrocampisti possa portare ad un cambio di modulo? Questa è una cosa che si può fare e che abbiamo allenato, nel nostro centrocampo può succedere e già conosciamo come giocare a due anziché a tre. La squadra di Gattuso ha fatto buonissime partite giocando così l’anno scorso.
Io sono convinto che un calciatore di livello come Anguissa e Fabiàn non hanno problemi in che zona del campo sono messi e gli si chiede di essere dei mediani. Napoli in gol da 27 gare consecutive e Juventus che ha subito almeno un gol da marzo, può essere la chiave? Se lei porta esempi tutti a favore nostro, crea vantaggi psicologici a loro. Non è questo il caso, organizzandola così diamo vantaggi a loro. Come dicono un po’ da tutte le parti che la Juventus non ha calciatori ed Allegri non ha detto così. Questo è un po’ come dire che il Napoli deve assolutamente vincere, mi garba poco.
Quanto manca di Spalletti al Napoli? Ho visto fare delle buone cose, ho visto fare delle cose assolutamente da migliorare tipo quelle dove abbiamo lavorato questa settimana. In mezzo c’è sempre da dire sul centrocampo, per ora noi siamo stati nelle condizioni di mettere quelli che avevamo a disposizione. Se si va a vedere le sostituzioni, a centrocampo c’è stata solo quella di Gaetano e lui ora non c’è più.
Io penso che questa sia una manna per chi ha il gusto di queste partite ed i tifosi che la vivono. Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juventus sono per gran parte del sud, ma c’è un sud che non tiferà mai Juventus e questo sud sta a Napoli. Essere napoletani e tifare Napoli è l’unica cosa che conta e lo dobbiamo sapere.”
Si chiude la conferenza stampa.