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Spalletti: “Icardi titolare contro il Genoa. Fondamentale mediazione di Marotta”

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della partita contro il Genoa.

 

 

“La questione di Icardi va approfondita: Icardi è convocato e questo è il titolo. Quello svolto da Marotta è stato un lavoro determinante. Chi l’ha voluta mettere in contrapposizione è uno che vuole dare una lettura distorta. Marotta è stato obbligato a farlo, ma il suo è stato un lavoro determinante per arrivare a un confronto reale e non virtuale. E questo confronto che mette ora Icardi in grado di essere d’aiuto alla squadra. Poi se la mediazione è stata chiesta per dettare delle condizioni, è tutto più complicato perché poi a guardare e sentire c’è dietro una squadra, una tifoseria e anche un allenatore. C’è bisogno del sudore, di essere dentro la squadra. Icardi vale tanto insieme ai compagni. Per noi vale moltissimo quando è nella squadra a sudare. Lì vale più di Messi e Ronaldo. Questa è una storia dalla quale usciamo tutti sconfitti o nessuno vincitore, se preferite, ma c’è un punto fermo quello da cui ripartiamo. Ovvero la classifica e non è la stessa per tutti: la nostra è diversa da quella della Roma che è stata accomunata a noi. Ripartiamo da terzi in classifica e grazie ai nostri tifosi potremo lottare fino alla fine per la qualificazione alla Champions. Tutti uniti, con la stessa maglia, tutto è possibile. Icardi dentro la squadra è in grado di trascinarla. Da dentro. Da fuori non è in grado di aiutarla.

Come può riconquistare i tifosi? In questi ultimi allenamenti, in questo non mandarci dei messaggi social come ha fatto in passato, ha già riconquistato molto. La nostra tifoseria sa valutare e vedere. Lui è venuto ad allenarsi quando la squadra era in ritiro, ieri ha preso le randellate dai compagni in allenamento durante la partitella, dentro il gruppo ha sudato con tutti e la nostra tifoseria sa capire i segnali corretti. Poi è quello che credi che fa la differenza. Ora lui crede nella maniera giusta. In un gioco di squadra non tutto dipende da un giocatore. Bisogna tutti lavorare per il bene dell’Inter: in ogni momento e in ogni istante, noi che siamo professionisti stipendiati dall’Inter dobbiamo stare dalla parte dell’Inter. Io fino a che rimarrò qui starò dalla parte dell’Inter, della società, della squadra, dei tifosi e un pochino anche dalla parte mia perché ho un ruolo. Non dalla parte di un calciatore solo, ma della squadra, della società, dei colori. Tutto quello che scrivono quelli che non riportano le cose in maniera corretta, a noi non ce ne frega niente”.

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