Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria dei nerazzurri contro il Milan nel derby.
“Tutti ti saltano addosso quando esci fuori dall’Europa, se non si fa bene chiarezza su quello che è successo poi si rischia di portarsi dietro delle scorie della partita precedente.
Icardi? Serve dire bravo a Lautaro per il rigore tirato, serve dire ai rientri di Perisic, ai tagli di Politano. Serve dire bravi alla squadra per come ha giocato la squadra. Bravi a quelli che sono dentro nello spogliatoio. Poi è un bene se gli sportivi fanno sapere che si sta dalla loro parte, visto il momento che stiamo attraversando visto anche l’affaticamento di Marcelo Brozovic.
Ne avevo tre lì in mezzo per oggi, Vecino è quello che maggiore abilità di inserimento. E’ lui che ha fatto una grande partita, siccome ha questa falcata facile basta che glielo dica il cervello poi lui fa ciò che gli pare. Fa 14 km a partita, per lui non è un problema.
Quello diventa importante, quando fai parte dell’Inter devi dare notizie lì dentro. Poi ognuno c’ha le sue di possibilità, culture, esperienza, e va dentro e e le spiega nel modo più opportuno in base agli elementi. Ma è il mestiere degli allenatori questo, bisogna avere calciatori che svoltano completamente. Con un Milan che gioca questo calcio e ha i pronostici meritatamente a favore, andare lì e prendere in mano la partita non era facile. Il Milan ha fatto una grande partita, Gattuso deve essere contento. Quando le squadre fanno prestazioni così può vincere chiunque. Hanno onorato il calcio, i milanesi se lo sono meritato questo derby.
I ragazzi sono stati bravi a mantenere ala lucidità. Sul secondo gol vanno a battere velocemente il corner e noi siamo in due a ritardare le marcature e loro la buttano dentro facilmente. Noi rimaniamo ammucchiati senza dividerci bene i ruoli e hanno il vantaggio. Sul primo gol sono stati bravi, ma si poteva fare meglio noi: con Skriniar e De Vrij siamo una squadra fisica, è difficile farci gol.
Lautaro? Lui è bravo ad attaccare la profondità, è forte di testa, ha personalità. Basta guardarlo negli occhi per capire che ha personalità, sul rigore è stato bravissimo. Abbiamo trovato l’attaccante che ci può rimettere a posto le cose”.