LIVE – Segui con noi la diretta testuale della conferenza stampa di Luciano Spalletti, che da Dimaro parla ai giornalisti presenti.
Mercato esperto o giovane?
“Basta che sian forti. Florenzi? Abbiamo già due terzini destri che ci fanno stare tranquilli.”
Demme uomo chiave come Pizarro.
“Lo è già. Sa abbinare il gioco corto con qualche lancio. Gli ho detto che in Inghilterra danno il premio a chi gira più la testa durante la partita, e che se lo facessero in Italia non vincerebbe, perchè deve farlo di più. Sono i passaggi improvvisi dietro le spalle che creano problemi. “
Aspetto caratteriale.
“L’aspetto caratteriale è un aspetto molto importante. La vita è fatta di molti momenti difficili e pochi belli, bisogna accorgersi dei momenti belli. Questo è un lavoro che abbiamo sempre sognato e devi riuscire a farlo con piacere, se lo fai con tensioni creandoti difficoltà diventa impossibile vincere. Questo distingue i campioni da quasi campioni.”
Colloquio con Giuntoli. Emerson..?
“Giuntoli e ADL mi facilitano il lavoro. Mi ci confronto molto spesso facendo il punto della situazione. In questo momento si prendono tante decisioni che saranno importanti per il campionato.
Trova analogie tra il suo arrivo all’Inter e il suo arrivo al Napoli?
“Arrivare tra le prime 4 è difficile per tutte. Il lavoro lo dobbiamo fare. Non posso fare paragoni con il passato perchè poi le cose cambiano.
Esterni difensivi.
“Presto per fare valutazioni. Aspettiamo un pochino, bisogna valutare bene anche Ghoulam. Sembra stia procedendo bene sennò un terzino sinistro ci vuole. Malcuit si vede che ha questa corsa importante però è sempre importante la fase difensiva. Mario Rui è un calciatore esperto, ormai lo sappiamo.
L’importanza della linea difensiva.
“L’allenamento alla linea difensiva è come l’allenamento ad altri reparti. Si tenta di allenare nella maniera corretta. I calciatori bisogna coinvolgerli nel progetto. La linea difensiva, allenata bene, prende i gol se non è allenata bene il resto della squadra. Ripartire da dietro? Ora è un po’ più facile. L’azione va cominciata dal basso. Poi dipende anche da come ti vengono a prendere. La palla va trattata bene, bisogna accarezzarla.”
Koulibaly e la coppia con Manolas.
“Tutti vorrebbero avere Kalidou. Prima di tutto è un vice capitano come ce ne sono tanti qui. Se è per me lui resta a Napoli perchè un sostituto di Koulibay si trova difficilmente. E’ apprezzato dai compagni e parla tantissimo in campo. Gli si fanno i complimenti per la professionalità, tutti rispettano la sua presenza per quello che ha fatto. La coppia con Manolas ci può permettere di andare ad aggredire alto perchè sono entrambi molto veloci. Devono migliorare sulla costruzione però l’hanno già fatto vedere di sapere il fatto loro. Abbiamo parlato stamattina e sono d’accordo su tutto quello che ho proposto.”
Ha tanti giovani del Napoli a disposizione, la sua propensione verso il rischio di portare con sè questi ragazzi durante l’anno. Cos’è quel quadrato che vediamo nel centro del campo d’allenamento?
“Per i giovani bisogna sempre tenere questo contatto. Si tratta di tirar fuori un campione subito. Ci sono tante situazione a cui staremo attenti. Petagna ha fatto un gran percorso e quando il Napoli ne ha avuto bisogno è stato bravo.”
“Il quadrato? Avrei cambiato le linee del campo… Lo dissi a Coverciano e volevano cacciarmi (ride ndr). Quando si fanno le partitine le linee sono un riferimento per portieri e difensori. C’è un momento in cui i difensori devono scappare finchè non arriva un momento in cui devi aggredire per non far calciare. A questo serve la riga, a dare un punto di riferimento ai difensori.”
Che lavoro chiede ai centrocampisti?
“Chiedo pressing, tanti km…I centrocampisti portano numeri importanti sulla qualità della corsa. Devono essere sempre a disposizione. Devono essere sempre online, sono dentro il pallone. Demme ed Elmas sono sicuramente due che rientrano in queste caratteristiche. Lobotka mi fa piacere vederlo perchè l’avevo valutato anche all’Inter. Per Gaetano c’è ancora da valutare. Vuole giocare trequartista ma può essere anche quello che gioca 5/10 metri indietro. Tecnicamente è delizioso.”
Decima avventura a Dimaro per il Napoli. Come mai sempre più squadre vengono in Trentino?
“Difficile rimanere concentrati di fronte a questa bellezza. Questo è un posto di vacanza dove si sta bene. Bisognerebbe stare un po’ peggio per concentrarsi…(ride ndr). Si fanno i complimenti al sindaco per quello che è riuscito ad organizzare. E’ la seconda volta che vengo in Trentino ed è ancora meglio della prima. Sarà un ritiro dove si potrà lavorare al meglio.”
Questione portieri.
“Ho due portieri molto forti. Alla Roma avevo Szczesny e Allison…Si valuta, le insidie sono dietro l’angolo. Il portiere fa parte di quei ruoli in cui servono due menti forti.”
In quali reparti può dare una mano il mercato?
“Il lavoro incide sempre. Bisogna creare il mio marchio sulla squadra. Ancora ho da fare delle valutazioni. Posso dire che questa squadra ha bisogno di ruoli doppi giocando anche il giovedì. Se partirà qualcuno di forte dovrà essere sostituito bene.”
Che anima ha trovato in questo gruppo. Cosa si aspetta da Insigne?
“Ho trovato un Napoli come lo immaginavo, anche se ne mancano tanti di calciatori. Quelli che mancano ci faranno sicuramente comodo. Con Lorenzo ho parlato una volta per telefono e una volta gli ho mandato un messaggio di complimenti. Mi è sembrato il capitano che vedevo da fuori. Sul contratto ci volete trovare la magagna in tutte le maniere. Abbiamo di fronte il capitano del Napoli e il presidente del Napoli che è un imprenditore. Due persone forti che avranno il tempo di guardarsi negli occhi e di andare al sodo. Facciamo tornare Lorenzo, il presidente ci parla e poi si ha tutto più chiaro. “
Ha in mente più moduli?
“Si, deve essere un Napoli che crea delle sorprese. Può diventare anche stimolante per i calciatori diventare meno prevedibili per gli avversari. Penso che il 4-2-3-1 riesca a dare degli equilibri in tutte e due le fasi, così come il 4-3-3. Però nella fase di possesso bisogna fare qualcosa in più come ha fatto la Nazionale di Mancini. I migliori club europei ormai riescono a sfruttare tutta la lateralità del fronte offensivo e dentro hanno giocolieri che hanno la qualità di sostituirsi nei ruoli.”
Dicono che sia un allenatore aziendalista.
“Secondo me è corretto nel senso che poi io non vado a dover creare dei problemi alla comunità dove devo andare a lavorare. Ci confrontiamo sui temi su cui lavorare e cerchiamo soluzioni. Non mi crea nessun fastidio.”
Cosa pensa di Osimhen? ADL parlò di Napoli Osimheniano…
“Sicuramente per noi sarà un punto di forza. E’ un calciatore completo sotto tutti i punti di vista, oltre ad avere le qualità del campione ci mette anche altre cose dentro una partita. Soprattutto il battersi per i compagni di squadra. Se comincia lui è più facile seguirlo e andargli dietro. Può ancora migliorare in qualcosa e cercheremo di stimolarlo e di lavorare su questo qualcosa. Gli abbiamo proposto un certo tipo di lavoro e ha eseguito senza fare una piega.”
Trionfo Nazionale per il campionato.
“La Nazionale ha fatto tutte scelte di squadra ed anche quando ha dovuto mettersi un po’ nell’angolo perchè l’avversario picchiava più forte ha scelto dove farsi colpire per poi ribaltare la situazione. Sono fondamentali i calciatori ma in questo caso Mancini ci ha messo nel suo e gli vanno fatti i complimenti. In questa Nazionale c’erano tanti ragazzi che avevano già vinto nelle giovanili, ed è importante.”
Ha iniziato l’allenamento invitando la squadra ad applaudire.
“E’ venuto quasi naturale, dobbiamo ricordare che dobbiamo essere riconoscenti a chi ci supporta, soprattutto se poi vanno a spendere le sacre ferie per venire a starti vicino e per cercare di motivarti e di farti sentire il proprio sostegno. Abbiamo bisogno dei tifosi ma dobbiamo meritarceli. “
Ha trovato quello che si aspettava? Se qualcuno l’ha sorpreso.
“Ho le stesse sensazioni di quando ho accettato. Questa panchina è motivo di orgoglio e di responsabilità. Ancora un po’ presto per cominciare a tirare delle somme. I campioni che ci sono hanno confermato le qualità che conosciamo un po’ tutti. Aspettiamo ancora di avere il gruppo a disposizione e saremo precisi.”
Tanta attenzione al dettaglio: tre caratteristiche che vuole vedere nel suo Napoli?
“Prima di tutto bisogno riuscire ad infondere fiducia nei calciatori, portando un messaggio chiaro a tutti i componenti della squadra. E creare qualcosa di stimolante per i calciatori che gli permetta di motivarsi di continuo. Le qualità più importanti che ci vogliono fanno parte sempre delle qualità dei calciatori, ce ne vogliono di bravi per giocare nella trequarti avversaria. Con uno come Osimhen davanti le altre squadre cercano sempre di creare densità nella propria metà campo. E’ proprio nel traffico che va trovato il modo.”
Si tratta della seconda conferenza stampa ufficiale da allenatore del Napoli per il toscano, prima dal ritiro degli azzurri.