Italia, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa
L’allenatore degli azzurri sulla questione Acerbi:
“Abbiamo fatto un comunicato che esprime il mio pensiero.
Nonostante ci siano ancora cose da chiarire, la nostra responsabilità nei confronti di questo sport e della Nazionale deve portarci ad agire.
Per quanto mi ha detto Acerbi non c’è stato razzismo, ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, ancor di più se rappresentiamo l’Italia.
La forza della squadra non cambia, ma ci dispiace dal punto di vista umano.
Sentito Juan Jesus? Ci ho provato ma ha il telefono spento“.
Sui singoli ha poi continuato: “Per noi ogni partita diventa fondamentale, fin dalla prima.
Non possiamo sbagliare nulla, per questo dobbiamo contare su calciatori che siamo sicuri possano darci sempre tutto.
Modulo? Non ci sono rigidità, valuterò in base alle caratteristiche di chi gioca. Possiamo fare due prove per diventare imprevedibili, anche nel corso della partita.
Immobile? È indubbio che sia stato un giocatore importante, ma a oggi non riesce a esprimere tutto il suo potenziale.
Scamacca non ha giocato per un periodo e quando l’ho portato non mi sembrava in grado di esprimersi al 100%.
Per noi una partita può compromettere tutto, dobbiamo essere sicuri che tutti riescano a dare il proprio contributo.
Raspadori può coprire due ruoli, Retegui è in condizione e volgio conoscere da vicino Lucca per capire che giocatore è.
Non sono bocciature.
Anche Gaetano sarebbe stato dei nostri senza infortunio.
Playstation? A me non sta bene che qualche calciatore non dorma la notte e renda meno in partita indossando la maglia dell’Italia. Chi vuole sputtanare il tempo non viene con noi”.