Dopo la sconfitta allo stadio Maradona contro la Fiorentina, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa della partita.
“È un pochino una sentenza, diventa difficile recuperare punti in poche partite. Non abbiamo altra scelta se non quella di continuare ad allenarci in maniera corretta e provare a fare più punti possibili”.
Cosa non ha funzionato? “Avevamo provato a sfruttare l’uno contro uno di Osimhen ma non siamo stati precisi e ci siamo un pochino allungati. Nel secondo tempo siamo rientrati bene, stavamo gestendo la gara dopo il pareggio poi su un pallone che abbiamo giocato molte volte nel primo tempo loro hanno costruito il gol. Poi è stato tutto più difficile, abbiamo avuto una gestione approssimativa sul loro terzo gol. Sull’1-1 avevamo la gara in mano”.
Sulla fase offensiva “Non siamo riusciti a pulire alcune situazioni, ma al limite dell’area ci siamo stati nel finale di gara. Avevamo tanti uomini offensivi ed è normale che fai fatica quando perdi palla”.
Sulle difficoltà a fare punti in casa “È vero, ma poi ci sono state sempre situazioni particolari. Ci sono state gare che abbiamo attaccato per 90′ e poi abbiamo preso gol. Anche oggi abbiamo perso, quando provavamo a ribaltare la gara e c’è stata questa azione su cui Mario Rui è stato sbilanciato. Il pallone di Ikonè è passato tra le gambe di Zanoli e va all’angolino, quindi non penso si possa dire che la squadra abbia preso gol perchè non aveva equilibrio. Sono di varie origini le situazioni che ci hanno portato a queste sconfitte”.
Cosa dice ai tifosi
“Il pubblico si meritava un risultato differente per la spinta che ci ha dato. Loro si meritano un epilogo diverso in fondo al campionato, sappiamo cosa ci trasferiscono durante la settimana e il sentimento che hanno per questa squadra. Loro saranno sempre in credito, anche se le vinci tutte. È bello giocare con questo pubblico, si spera che ci restino vicini che per noi sono importanti”.
Non si poteva giocare con Mertens dietro a Osimhen dall’inizio?
“Non lo so, probabilmente non era un azzardo. Inutile tornare indietro e fare i conti su come si è scelto prima. Nel secondo tempo abbiamo fatto la partita a lunghi tratti, in alcuni non abbiamo tenuto la giusta pressione. Non penso che dipenda da un calciatore solo il risultato di una gara”,