L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn.
“Era una partita difficile da giocare. Sono stati tre punti importantissimi, come tutti del resto. C’è da essere noi stessi, da andare in campo e da sbagliare meno passaggi come abbiamo fatto nel secondo tempo. L’Atalanta ha fatto una grande partita e la guardiamo spesso come il Liverpool e il Manchester City, perché ha caratteristiche ben visibili. Questo dà la dimensione di aver preso tre punti in un campo così. Ambienti come questo, con i cori che sono arrivati, possono creare difficoltà, ma la squadra è stata tranquilla e ha giocato il suo calcio.
Osimhen ha questa vampate di sostanza, forza e velocità, ma ogni tanto deve interpretare le azioni in cui gli arrivano certi palloni dai compagni. Forse era un po’ stanco, ma ha fatto quello che doveva fare. Quando hanno messo i quinti più alti, era da solo uomo contro uomo e può fare meglio di quanto ha fatto stasera.
Per fare un calcio offensivo, si rimane talvolta a metà campo due contro due e loro ci hanno cerato dei problemi. A campo aperto abbiamo fatto recuperi importanti, ma la squadra che vuole giocare a calcio deve accettarlo e deve sapere come comportarsi.
Kvaratskhelia? Ha questo dolore dietro la schiena, quella botta che ha perso da Arnold, viene da lì. Nei giorni successivi l’abbiamo gestito, è andato tutto abbastanza bene, pensavamo migliorasse, invece ieri è venuto che non riusciva proprio per niente. Anche se per voi è quello che ci porta in giro per il mondo, noi ne abbiamo altri di cui ci si può fidare. Elmas ha fatto qualità e quantità in maniera eccezionale. E quindi abbiamo preferito lasciarlo a casa per non fargli fare una sobbarcata di tensione, il viaggio, poi chiedigli come sta il giorno della partita e poi cosa pensano gli altri giocatori? Non si va da nessuna parte se non abbiamo 20-22 calciatori, per cui il ragionamento va fatto in maniera corretta, il gruppo lo recepisce in base a come lo gestisci, con correttezza”.