Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, compie oggi 59 anni.
Il tecnico, nato a Certaldo, è alla sua prima stagione sulla panchina nerazzurra: dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, inizia la sua carriera da allenatore assumendo la guida delle giovanili dell’Empoli, per poi passare alla prima squadra, con cui vince la Coppa Italia di Serie C e ottiene una doppia promozione (dalla C1 alla B e dalla B alla A).
Passa poi alla Sampdoria e, in seguito, al Venezia, dove viene esonerato due volte in un anno da Zamparini. L’anno successivo subentra a Mimmo Di Carlo, riuscendo a salvare l’Udinese dalla retrocessione per poi intraprendere una nuova avventura con l’Ancona, in Serie B (ancora da subentrato).
Torna a Udine e la squadra friulana ottiene prima la qualificazione alla Coppa Uefa e, successivamente, quella storica alla Champions League, in virtù del quarto posto in classifica nel 2004/2005. Arriva, dunque, la chiamata della Roma, con la quale si toglie parecchie soddisfazioni: vince due volte la Coppa Italia (2007, 2008), una Supercoppa e arriva due volte ai quarti di finale di Champions, eliminato in entrambi i casi dal Manchester United.
Si dimette all’inizio della stagione 2009/2010 e vola in Russia per allenare lo Zenit, con cui vince due campionati, una coppa nazionale e una Supercoppa. Nel 2015 torna a Roma al posto dell’esonerato Rudi Garcia e conquista, rispettivamente, un terzo ed un secondo posto, ma le tante polemiche sul mancato impiego di Totti lo portano a lasciare la squadra alla fine della scorsa stagione.
Domenica sera incontrerà Sarri, suo conterraneo con il quale ha avuto qualche battibecco durante la stagione in corso. Il suo bilancio contro il tecnico del Napoli è positivo: in quattro incroci Spalletti ha ottenuto 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Il primo successo risale al 25 aprile 2016, quando la Roma sconfisse gli azzurri per 1-0 con un gol di Nainggolan allo scadere; poi una nuova vittoria giallorossa, stavolta al San Paolo, grazie a un 3-1 firmato da Dzeko (a segno due volte) e da Salah (inutile il gol di Koulibaly; al ritorno, invece, fu il Napoli ad espugnare l’Olimpico, grazie a Mertens, autore di una doppietta (di Strootman il gol dei capitolini). L’ultimo incrocio è il match di andata di questa stagione, conclusosi con uno scialbo 0-0.