Una vittoria per il Napoli sul campo della Spal che proietta gli azzurri verso gli 80 punti; andiamo a vedere nel dettaglio la partita.
Una partita quasi dai due volti, con un primo tempo in cui c’è stato quasi solo il Napoli ed un secondo molto più frenetico. La Spal ha cercato di recuperare quando è passata in svantaggio; la prima volta ci è riuscita, ma la seconda ha dovuto cedere.
Solito gioco da parte del Napoli, piena di occasioni poco sfruttate, ma la vittoria è arrivata. Come hanno giocato le due squadre?
Riposo per Ghoulam nel Napoli, Semplici con il 4-4-2
Ancelotti ancora una volta cambia qualcosina rispetto alla formazione dell’ultima volta; conferma per Malcuit, mentre sulla sinistra è il turno di Mario Rui. Per il resto tutti confermati, con la novità di Zielinski affianco a Milik e Younes sulla sinistra.
Semplici sceglie il 4-4-2 e non schiera Felipe, ma Bonifazi e Cionek. Anche qui nessun’altra novità negli interpreti, tutti confermati.
Tanto possesso palla per il Napoli e anche tante occasioni sprecate
Il primo tempo si può riassumere con una semplice frase: il possesso palla fatto dal Napoli è direttamente proporzionale alle occasioni sprecate. La Spal sceglie di affrontare gli azzurri rimanendo tutti dietro per ripartire in velocità e questo porta ad avere poche volte la palla al piede.
Soprattutto perché la squadra di Ancelotti è quella con il maggior possesso palla del campionato. Comunque, ciò non toglie che gli uomini di Semplici non riescano a rendersi pericolosi, soprattutto in un paio di occasioni. In una delle due Petagna reclama anche un rigore per un intervento di Koulibaly.
Come detto in partenza il Napoli ha il maggior possesso palla e cercano subito di verticalizzare per trovare la profondità. Uno degli uomini più ispirati è Younes, che in un paio di occasioni si è trovato tra i piedi l’opportunità di segnare.
Una volta con un’azione personale dove ha scartato 3-4 giocatori e l’altra con uno splendido triangolo per vie centrali con Zielinski. Le altre occasioni degli azzurri arrivano spesso con tiri dal limite dell’area; una soluzione cercata spesso nei primi 45′.
In generale comunque la Spal ha cercato di aspettare il Napoli nella trequarti e ripartire in velocità; il più delle volte, nelle ripartenze, la palla è andata a Lazzari che ha spinto come meglio ha potuto. L’altra via invece è quella dei calci piazzati dove la squadra di Semplici spesso e volentieri trova il gol, anche per via di Petagna e Floccari molto bravi in quel tipo di gioco.
Il Napoli spreca tanto, con Younes in primis, ma è sempre apparsa in pieno controllo della partita per questi primi 45′. Le soluzioni offensive sono arrivate con il tipico gioco della squadra di Ancelotti, con azioni create sia al centro che sulle fasce.
Allan la sblocca e la partita diventa aperta
Il secondo tempo comincia come il primo, con il Napoli che ha il possesso e cerca di attaccare e la Spal a difendersi per ripartire. Il gol, che arriva dopo pochi minuti, lo trova Allan con un’azione centrale dove prima si imbottiglia nel traffico e poi, dopo aver ricevuto indietro la palla, trova un bel gol.
La Spal dopo il gol segnato cerca di uscire un po’ più fuori dalla propria metà campo e trova un paio di azioni pericolose; entrambe le azioni partite dalle fasce, con Fares e Lazzari a fare da mattatori. Il Napoli comunque comincia a produrre occasioni da gol una dietro l’altra.
Prima con un cross al centro, dove Fabian Ruiz vede il suo colpo di testa parato da Viviano e poi col successivo calcio d’angolo. Koulibaly e Malcuit per poco non riescono a trovare il gol. Gli attacchi degli uomini di Semplici arrivano sempre dalle fasce, soprattutto la destra dove Lazzari si fa trovare sempre pronto.
Da metà secondo tempo, con le squadre un po’ più spaccate, diventa la partita che si poteva pensare che fosse. Napoli e Spal attaccano e la palla viaggia da una parte all’altra, facendo anche saltare un po’ gli schemi tattici. Le azioni arrivano dalla destra per la Spal, mentre gli azzurri cercano di sfondare al centro.
Lazzari e Petagna, spostato sulla destra con l’ingresso di Antenucci, creano i maggiori pericoli trovando spesso gli uomini al centro (molte volte in fuorigioco) pronti per tirare. Ma, oltre al fuorigioco, devono fare i conti con un gran Meret.
Il Napoli, una volta cominciati gli ultimi 10-15 minuti della partita, soffre l’iniziativa della Spal e cede terreno. Ciò porta all’azione del rigore della Spal, con Petagna atterrato da Allan; Meret quasi lo para, ma la palla entra comunque. Di certo Mario Rui ha sofferto moltissimo le iniziative, dato che dalla sua zona sono arrivate le occasioni più pericolose per la Spal.
Con il pareggio, gli azzurri si fanno rivedere in attacco e comincia di nuovo a pressare la Spal con il possesso palla. Mario Rui, che ha sofferto, si inventa un gran gol dopo una bella triangolazione con Callejon e porta di nuovo il Napoli in vantaggio.
Un finale di partita comunque che rimane molto movimentato, dato che la Spal torna di nuovo in avanti. Nei minuti di recupero crea un paio di occasioni per pareggiare, ma Meret chiude la saracinesca e si ostacolano anche a vicenda. Niente da fare e finisce 2 a 1 per gli azzurri.
Il traguardo 80 punti si avvicina per il Napoli
Con questa vittoria il Napoli si avvicina ancora di più al traguardo degli 80 punti in stagione, per emulare il primo Napoli di Sarri. Ci sarà da lavorare per la prossima stagione per le occasioni poco sfruttate, dato che ora stanno diventando veramente tante.
Per la Spal invece la soddisfazione di vedere gioire i propri tifosi non c’è stata. Rimane comunque un grande traguardo quello della salvezza conquistata con tre giornate di anticipo. Semplici ed i suoi, e tutta la Spal, devono essere fieri di questo.