Dal ritiro della Spagna, Thiago Alcantara, centrocampista del Liverpool e delle Furie Rosse, ha rilasciato un’intervista al The Guardian.
“Il calcio spagnolo è più tecnico, in Italia è più tattico. In Inghilterra il ritmo è più alto, sotto tutti i punti di vista. In Germania è maggiore la transizione difesa-attacco che non attacco-difesa. In Francia i giovani si formano in centri specializzati, quindi sono più sviluppati, soprattutto fisicamente. Avere colleghi di altri luoghi, giocare all’estero, significa apprendere elementi che rompono i tuoi soliti limiti, arricchendoti. Ha preso un ritmo diverso, un ritmo più veloce, più fisico. La cifra del ’10’ è quasi scomparsa. Vediamo meno magia, meno fantasia. Perdi quel giocatore che è diverso, che ‘respira’; il trequartista che era più lento, anche se aveva una tecnica sublime, non ha l’opportunità. È come qualsiasi cosa nella vita: adattamento. Ho quella mentalità da ‘odio il calcio moderno‘, ho un atteggiamento più classico. E poi c’è il VAR, a cui mi sono sempre opposto. Toglie l’essenza. Noi sbagliamo quando giochiamo, anche gli arbitri devono sbagliare. Molti momenti mitici non esistono con il Var. E quando segni, anche un gol da centrocampo, aspetti. Pensando: ‘Speriamo che non ci sia fallo precedente, spero che non ci sia fuorigioco, spero…’“.