Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai 3. Di seguito le sue parole.
“Serie A aperta oggi perché esiste un protocollo che non è stato rispettato a dovere qui in Italia.
Le nostre bolle sono state rispettate..in modo discutibile.
Juve napoli situazione con diverse anomalie ma non discuto della sentenza
Ronaldo episodio non piacevole. Violato protocollo.”
“Ricevo messaggi di rabbia e dolore dalle persone che sono a casa. Abbiamo vissuto una prima fase in cui per il nostro Paese abbiamo preso decisioni drastiche che ci hanno anche salvato rispetto ad altri. Le misure che avevamo pensato in generale come sistema non hanno prodotto gli effetti che ci aspettavamo. E’ un dato: i due casi più emblematici sono sicuramenti il sistema dei trasporti locali e la tenuta del sistema sanitario.Però va detto anche che Paesi che vediamo come modelli di efficienza massima, oggi, pur avendo sistemi diversi dai nostri, stanno nella stessa situazione se non peggio. Questo non ci consola, ma è per dire che come Governo dobbiamo fare autocritica, e sapendo che ci sarebbe stata questa seconda ondata dovevamo immaginare misure con effetti diversi. Questo non è avvenuto, anche perché stiamo combattendo contro un nemico che stiamo imparando a conoscere giorno dopo giorno”.
DECRETO – “Prima ancora di essere un ministro sono un essere umano, sono passato nel giro di poche ore dall’essere considerato dallo sport dilettantistico il ministro che l’aveva sostenuto di più ad essere quello che sta uccidendo lo sport in Italia. Ma io non mi sono mai fatto condizionare dai social, perché quest’esperienza a chi governa il Paese come me insegna che non si può andare avanti con slogan, che i problemi sono molto più complessi. Domani approviamo un decreto del Consiglio dei Ministri, la rapidità d’attuazione creerà e farà di noi la nostra credibilità – perché se i soldi arriveranno tra due mesi molta parte di quel mondo sparirà – e in questo decreto ci saranno due cose fondamentali: bonus ai lavoratori sportivi e un fondo perduto perché molti non hanno soldi per pagare affitti e utenze. La cassintegrazione purtroppo non esiste per i lavoratori sportivi, che hanno contratti atipici”.
NUOVO DPCM – “Quando ci siamo ritrovati davanti a determinati numeri e abbiamo dovuto prendere una decisione del genere, io la rispetto perché non posso ascoltare virologi solo quando mi conviene. Alla fine questo Dpcm limita le motivazioni per cui uscire di casa, ti chiude tutte una serie di cose per dire resta a casa. So che forse è banale, ma di fatto è quello”.