Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, ha parlato in una diretta Facebook in videoconferenza con la maggioranza.
“Stiamo lavorando bene sulla riforma dello sport che è importantissima: ora è tempo di decidere, tempo e ora di chiudere questo percorso: ci sono scadenze. Se non portiamo la bozza nelle prossime settimane in consiglio dei ministri, vedremmo fallire i sogni. E’ un impianto di regole per rendere lo sport competitivo. Io ho molta fiducia: siamo in dirittura d’arrivo. È tempo di decidere. Finalmente, anche se in enorme ritardo, il bonus di giugno è pronto. Il decreto è stato firmato, con le modifiche necessarie per la Corte dei Conti. Nel giro di pochi giorni Sport e Salute darà il contributo a tutti quanti”.
Alcuni presidenti di Federazione, riuniti ancora una volta ieri al Coni, non sono però così ottimisti, anzi vorrebbero andare in delegazione a Palazzo Chigi, dal premier Giuseppe Conte, o farsi rappresentare dalla Giunta Coni per spiegare le loro contrarietà. Tempo fa anche Malagò disse che avrebbe chiesto un colloquio al presidente del Consiglio.
Molto severo è stato Sabatino Aracu, recordman dei presidenti federali (è in carica dal 1993), n.1 della federazione italiana (Fisr) e mondiale degli sport rotellistici, nonché membro di Giunta del Coni. Ha accusato il ministro dello sport di non capire di sport:
“Noi non vogliamo che si cancelli lo sport italiano che era un modello unico, invidiato a livello mondiale: ma perché smantellarlo per fare un favore alla politica?”.