Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Udinese e Napoli
#SENZATREGUA: Il pareggio della Roma a Genoa regala un attimo di respiro al Napoli, mentre rimane a soli due punti di distanza l’Inter di Spalletti, che per caricare i suoi ha addirittura coniato un hashtag (ah, i tempi moderni!). Il concetto vale anche e soprattutto per il Napoli poco frizzante e lucido della Dacia Arena, e deve essere chiaro e scolpito nelle menti: non concedere un centimetro a nessuno, perché il favore non verrebbe ricambiato.
HO VISTO COSE: Non ci sono dubbi che la prestazione degli uomini di Sarri contro la nuova Udinese di Massimo Oddo sia stata sotto tono. Abbiamo visto errori di misura e poche idee in fase offensiva, ma anche qualcosa che non avremmo potuto neanche immaginare: il calcio d’angolo battuto verso il limite dell’area friuliana per il tiro sbilenco di Hysaj è pura fantascienza, e avrà mandato Sarri in tilt come un androide di Blade Runner.
INDIFFERENZA: E’ difficile per una squadra come il Napoli, per una città come Napoli, subire la pressione mediatica del primo posto in campionato, ancor di più a pochi giorni della sentitissima partita contro la Juventus. Davanti ai servizi scandalosi della RAI e i tentativi di destabilizzazione (qualcuno ancora discute di un fantomatico fuorigioco di Insigne contro il Milan), lo scudo alzato da squadra e tifosi deve necessariamente essere lo stesso: l’indifferenza.
DOLCI ERRORI: La marcatura che decide la partita è sofferta, come il resto del match d’altronde. Il saltello di Jorginho un secondo prima del tiro non inganna Scuffet, che para ma non trattiene, e dà la possibilità al brasiliano di ribattere a rete. Il primo errore dal dischetto per il metodista azzurro (su sette calciati con questa maglia) coincide con il primo gol “su azione” dello stesso in questa stagione. Un errore dolce e un tapin pesantissimo.
UN ANNO E UN MESE: Tanto è passato dalla vittoria per 2-0 del Napoli ad Udine dello scorso campionato. Un periodo lunghissimo nel quale gli uomini di Sarri sono rimasti imbattuti in trasferta. Dalla rinascita azzurra (e di Insigne, che mise a segno una doppietta) il tempo ha trasformato la compagine partenopea in una macchina da guerra, in grado di vincere col minimo indispensabile senza mai rischiare più del dovuto.
MAGGIO ARRICREATO: La coerenza è una virtù, quando però non viene esasperata. Il dietrofront sull’apporto di Maggio in questa stagione è un obbligo. Dopo i dubbi iniziali un po’ di tutti la smentita è arrivata dalle prime prove giocate con professionalità, ma ancor di più dopo la trasferta di Udine. Un rigore procurato e quelle diagonali difensive che sono sempre state una costante fanno di Christian indubbiamente il migliore in campo. Tanto incisivo da far impazzire anche Adnan, che per la rabbia si strappa la maglia da solo.