Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Verona
I BEI TEMPI ANDATI: Il Verona di Pecchia si difende con le unghie e con i denti, tenendo i partenopei sul pareggio per circa un’ora di gioco. Ma, quando capitola, la squadra dell’ex azzurro perde tutto il suo aplomb per un fallo sul portiere che, replay alla mano, non sussiste in nessun modo. Espulso Pecchia, ed espulso Corrent. Se fosse successo qualche anno fa, sarebbe stata emergenza a centrocampo.
CONVINZIONE: I meriti del Verona per la bella prova al San Paolo sono difficili da discernere rispetto ai demeriti del Napoli; gli azzurri sono mancati non tanto sul piano del gioco, tutto sommato fluido e di buona precisione, ma nella cattiveria, nella convinzione da porre nell’ultimo passaggio. Due tiri decisivi sul palo e altri che non sono arrivati nemmeno per i troppi leziosismi ne sono la prova.
CONTROMISURE: La sosta che accompagnerà il Napoli fino al 21 gennaio non è la solita pausa dal campionato. Al ritorno c’è l’Atalanta, per di più a Bergamo. Per gli azzurri la compagine di Gasperini rappresenta forse l’ostacolo più grande tra tutte le squadre della Serie A, big comprese. Sarri non è mai riuscito a trovare il modo di dominare i nerazzurri, 15 giorni sono abbastanza per inventarsi qualcosa.
STREGONE KALIDOU: Quarta rete in campionato per Koulibaly, che esorcizza i fantasmi che stavano infestando il San Paolo prima dell’ennesima rete su calcio piazzato. Le esorbitanti prestazioni difensive non bastano più allo stregone Kalidou, che adesso trova confidenza anche con l’attacco, e contro il Verona spezza la maledizione di una porta fino a quel momento stregata.
IL RITORNO DEL MITO: Si narra, ormai da diversi anni, del mito di Insigne e Callejon, dei numerosi assist del primo per il secondo. Si narra dell’impossibilità da parte dei difensori avversari, nonostante la tattica fosse ormai divenuta famosa, di prevenire un movimento con la palla e senza che ogni volta scuoteva il match. Dopo un breve periodo di latitanza, il mito ritorna, e il Napoli vince ancora.
ABBRACCIAMI: Uomini prima che calciatori, spesso atleti di un certo spessore dimostrano il loro valore anche fuori dal campo, dove parlano gli atteggiamenti più che le abilità. Nel primo tempo, l’abbraccio di Mertens al giovane raccattapalle dopo l’ennesima azione sfumata rappresenta il gesto più bello di giornata. Ancora uno spunto per dire che, al di là dei gol e della tecnica, un ragazzo così a Napoli ce lo terremmo stretti per sempre.