Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Bologna e Napoli
NAZIOMALE: Stanco, forse anche un po’ stravolto, Lorenzo Insigne torna a Napoli in una condizione sicuramente diversa da quella con la quale lo avevamo lasciato. Probabilmente la schizofrenia dei media nazionali (tra numeri di maglia e moduli), oltre alla fatica hanno inevitabilmente influito sulla partita del numero 24. Poi, a cancellare tutto, un lampo, l’ennesimo lancio perfetto per Callejon, che di fatto decide il match.
POSTO SBAGLIATO: Va detto che la squadra di Donadoni, soprattutto nel primo tempo, ha tenuto testa al Napoli, sfruttando le proprie caratteristiche e andando più volte vicina al gol. L’occasione più clamorosa rimane quella di Di Francesco, che colpisce sul secondo palo battendo Reina. Masina interviene comunque in tapin, ma è in fuorigioco. Probabilmente la palla sarebbe entrata, ma prima di inviargli qualche cesto di frutta aspettiamo un replay da un’altra angolazione.
LO SCIPPO: Dispiace comunicare la denuncia di un furto a Bologna. Si tratta di un pallone, il tutto è avvenuto all’incirca durante il 39’ del secondo tempo. Il ragazzo si chiama Ciro, e non intendeva esacerbare alcuni pregiudizi che a Bologna, sui napoletani, purtroppo ricorrono spesso. Bisogna inoltre dire che lo scugnizzo, di origine belga, ha subito restituito la sfera agli avversari, lasciandogliela intonsa sul fondo della rete.
MODAIOLO: La nuova stagione sportiva riparte, e con essa anche quella della moda. A sconvolgere la discussione sempre aperta su come debba essere la maglietta del Napoli ci ha provato Raul Albiol, che alla ricerca di un nuovo look, fuori dagli schemi, si è presentato sul campo indossando una versione “più stilosa” della maglia partenopea, con un fantastico collo a V. Evidentemente, però, il mondo del calcio non era ancora pronto, perchè il taglio è stato censurato con l’uso dello scotch, rigorosamente azzurro.
L’ULTIMO SOPRAVVISSUTO: Un Napoli a tratti spento e impreciso batte il Bologna grazie ad una solidità inedita nello scorso campionato, che permette a tutta la squadra di aspettare e logorare gli emiliani lentamente, fino alla giocata di Insigne. Questo soprattutto grazie al lavoro di un inarrestabile Allan, l’ultimo a combattere in un centrocampo dotato di grande tecnica, ma che più volte ha dimostrato di non poter fare a meno dell’energia del brasiliano.
SALE&PEPE: Una battuta di troppo di De Laurentiis, un’estate agrodolce sul finale, le valigie pronte per Parigi e una distanza improvvisamente incolmabile. Pepe Reina sembrava già lontano da Napoli, eppure è rimasto: il contratto, la maglia, ma probabilmente l’amore per il proprio pubblico hanno permesso allo spagnolo di esserci, e rendersi protagonista al Dall’Ara di una partita in cui i tre punti, dal sapore piacevolmente ricco, passano anche da alcuni suoi ottimi interventi.