Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Bologna
HANDICAP: Bastano 25 secondi al Bologna per gelare il San Paolo. Il gol di Palacio arriva quando alcuni stavano ancora acquistando i caffè Borghetti e le acque minerali per godersi l’atmosfera, resa invece tesissima da quell’approccio troppo mollo alla partita che spesso ha accompagnato le sfide di questa stagione. Koulibaly salta fuori tempo e Mario Rui neanche ci prova. Partire con l’handicap non è mai positivo, nonostante la capacità di questa squadra di non sconfortarsi davanti a nulla.
LA SVIRGOLATA: Il fato, anche se in piccola parte rispetto alle qualità di una compagine, può giocare un ruolo decisivo. Così arriva il pareggio azzurro: Rui crossa, la palla viene deviata e sfiora la traversa. Basta questa leggerissima deviazione per mettere fuori giri Mbaye, che sulla linea prova di destro ma poi svirgola col sinistro, centrando la propria porta. È una manna dal cielo che riconsegna la partita al Napoli, bravo a sfruttare l’occasione per cambiare marcia.
AGGUATO IMMAGINARIO: Addirittura una scorta per proteggere Simone Verdi, per preservarlo da una folla di tifosi inferociti mai esistita, se non nella testa di qualche dirigente bolognese. Evidentemente ci si aspettava qualche colpo di pistola, un’accoglienza in stile Gomorra. Lo stesso Verdi si sarebbe lamentato della gestione fuori luogo del suo arrivo a Napoli. L’infortunio del fantasista emiliano ha rappresentato sicuramente un vantaggio, ma rimane l’augurio di un recupero rapido per un giocatore che in carriera può dimostrare ancora tanto.
PAPÀ REINA: Alle volte incostante, non perfetto in alcune occasioni, Pepe Reina sembra quel genitore che inizia ad avere un’età, e per questo ha iniziato a perdere qualche colpo. Poi però, la grandissima parata in uscita su Palacio ci ricorda la virtù dell’esperienza, la capacità di Pepe di far fruttare i propri mezzi nei momenti decisivi. Al vecchio Reina rimangono diverse frecce nel proprio arco, e fino alla fine della stagione sarebbe giusto, nel bene e nel male, portare rispetto per una figura che al carisma sa abbinare ancora la tecnica.
SCHIFATO: La vittoria del Napoli porta di nuovo la firma di Dries Mertens, che dopo il gol all’Atalanta si conferma. Prima nel carattere, quando si carica sulle spalle la responsabilità di battere un rigore pesantissimo, e dopo nello stile, con un gol dei suoi, da artista. L’espressione schifata dopo l’ennesima magia forse farà riferimento alle prestazioni poco brillanti del mese scorso, surclassate ora dalle ultime tre reti che lanciano il Napoli primo da solo.
RIMONTE: La macchina di Sarri sfiora la perfezione, e consolida un dato che non può essere casuale. Su sette partite nelle quali erano andati in svantaggio, gli azzurri ne hanno vinte sei. L’unica rimonta non riuscita è quella contro la Juventus, che chiede vendetta e aspetta la sua rivincita in quel di Torino. Ma manca ancora tanto, e quest’anno il Napoli ha dimostrato di poter andare oltre i propri ostacoli, compreso l’ennesimo svantaggio convertito negli ennesimi tre punti preziosissimi.