Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Roma
LA BATOSTA: La prima sconfitta dal punto di vista psicologico arriva quando la gara contro la Roma non è nemmeno cominciata. La rete della Juventus contro la Lazio, allo scadere, arriva con l’unica azione pericolosa dei bianconeri. È un dato sconcertante che di fatto potrebbe significare un approccio sbagliato alla partita. Non sarà così, perché l’inizio del match vede un Napoli arrembante proporre il suo gioco come sempre. Sfortunatamente per gli azzurri il gol di Dybala non sarà l’unica sventura in serata.
LA TALPA: Dopo mesi di crescita costante arriva lo scivolone rovinoso di Mario Rui, improponibile nel tacco che regala la quarta rete alla sua ex squadra. Forse, nell’ottica di un campionato giocato alla pari con i partenopei, la strategia della Roma era proprio quella di inserire una spia dormiente da attivare nel momento del bisogno. Al di là di ogni ironia se una rondine non fa primavera una giocata sbagliata non può annullare un rendimento fino ad oggi degno di applausi.
LA SOLITA STORIA: Ci siamo già passati con quel gol deviato di Zaza. Nonostante la classifica non lo dica ancora, la Juventus adesso ha due punti di vantaggio. Difficile immaginare, dopo stasera, un controsorpasso. La vera chance di Sarri è quella di rimanere attaccato ai bianconeri fino allo scontro diretto che adesso, paradossalmente, diventa una delle pochissime armi a disposizione per tornare in vetta. Non sarà facile, questo è certo, ma se il Napoli ha un obbligo, questo è quello di onorare il suo fantastico campionato fino all’ultima giornata.
ACCETTAZIONE: Di Francesco questa volta riesce nell’impresa di battere Sarri, impostando il match su quel tallone d’Achille che più volte è stato sottolineato nell’analisi della compagine partenopea: la fisicità. Le palle alte e le ripartenze capeggiate da un Dzeko in stato di grazia colpiscono quattro volte gli azzurri. Una punizione severa, ma derivata da una partita perfetta dei giallorossi, più consapevoli dei propri limiti, meno pretenziosi, e alla fine giustamente vincenti.
MAGNIFICO RIMPIANTO: La sconfitta pesante contro la Roma non lascia spazio a giudizi positivi per nessuno degli azzurri in campo, ad eccezione di Lorenzo Insigne, trascinatore della squadra ancora una volta, nel bene e nel male. Solo un Allison superlativo è un palo sfiorato negano la doppietta al capitano, che nonostante il KO della propria compagine dimostra ancora una volta il suo valore assoluto. Sarà lui a dover dare il cambio di passo fondamentale per recuperare mentalmente in vista della difficile trasferta di Milano.
FUSIONE TOTALE: Anche a cospetto di un risultato ormai incontrovertibile, il Napoli non smette di giocare, di provare a macinare gioco, anche se nei limiti di una serata decisamente storta. L’omaggio più bello è quello del proprio pubblico a fine partita, ancora una volta in simbiosi col gruppo. Il canto tra le lacrime dei tifosi lascia ben intendere che una sconfitta non pregiudica il cammino strepitoso di Sarri e i suoi ragazzi, non rovina l’immagine da scolpire nella memoria di una squadra da impazzire, che oggi è crollata nel risultato ma non nello spirito.