Ecco l’analisi della nostra redazione dei peggiori e dei migliori momenti andati in scena nella partita disputata tra SPAL e Napoli
MOMENTO DECISIVO: Era la partita giusta per confermare la grande trasferta di Champions, avvicinare Inter e Juve e dare un senso nuovo al campionato. Così non è stato, perché il Napoli non è una macchina perfetta, e nemmeno ci si avvicina. Probabilmente la preoccupazione maggiore, per ora, è quella di riagganciare l’Atalanta, adesso a tre punti di distanza.
TERRORE: La faccia di Malcuit è tutta un programma, quando dopo aver messo male il ginocchio esce in lacrime dal campo. Nella città dove Milik dovette rinunciare a nove mesi di carriera, il terzino sinistro ha rischiato un brutto stop, che a Napoli ormai sta diventando un’orribile ricorrenza. Il trauma distorsivo comunicato dalla società non è una buona notizia, ma il grande spavento la fa quasi diventare bella.
SCOMPIGLIATO: Ancora una volta i partenopei appaiono scompigliati in diverse fasi di gioco, un po’ come i capelli di Ancelotti alla fine del match, e il turnover massiccio con una media di più di 5 cambi a partita. I terzini sinistri azzurri non si vedono più, e un po’ tutti iniziano a chiedersi se questa squadra avrà mai una solida identità.
NEAPOLITAN SNIPER: Sicuramente il gol di Arek Milik può fornire un motivo per accettare meglio un pareggio difficile da digerire. Il polacco, al primo tiro in porta, lancia un fendente rasoterra al quale non serve essere angolato per trafiggere la SPAL. E’ un segnale di crescita importante per chi chiedeva fiducia e ora la sta ripagando.
COLPO DI RENI: La giocata più bella di giornata, per il Napoli, arriva nuovamente dall’estremo difensore. Non è Meret questa volta, ma Ospina a compiere una parata quasi inverosimile, tornando indietro nel tempo e acciuffando un pallone che era praticamente già dentro. Il dolore alla schiena dopo il paratone è un segnale umano dopo un intervento divino.
TROPPO BELLO: Il meglio di se stessi gli azzurri lo danno nella ripresa, quando in più di un’occasione sfiorano il vantaggio. Due grandi salvataggi di Berisha, e un palo clamoroso di Fabian Ruiz, dopo un bel velo di Milik. Il palo spegne l’urlo in gola, e i due punti scappano via inesorabilmente, ma la grande azione rimane.