Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Udinese
IL FIATO SOSPESO: La paura peggiore, nel pomeriggio domenicale, non arriva dal rischio di pareggiare con l’Udinese, ma dalla brutta botta presa in testa da Ospina. Dopo lo scontro di gioco, la scelta migliore doveva essere quella di far uscire il colombiano precauzionalmente. Quegli attimi nei quali il portiere azzurro si è accasciato a terra hanno lasciato tutti col fiato sospeso, ma le notizie degli esami in ospedale, per fortuna, sembrano essere rassicuranti.
LA QUADRA: Ancora qualcosa non quadra nel centrocampo del Napoli. L’influenza di Fabian Ruiz costringe Ancellotti a giocare con una mediana leggera. Tatticamente sballato, il Napoli sul 2-0 non gestisce, ma attacca confusamente (come col Sassuolo) esponendosi al contropiede avversario, vanificando il proprio vantaggio. Un problema che persiste da tempo, per il quale Ancelotti non sembra riuscire a trovare la quadra.
INADEGUATEZZA: Tantissimi errori, ancora una volta, per Simone Verdi. La sua ennesima prestazione negativa testimonia la differenza sostanziale tra il talento che giocava nel Bologna e il giocatore anonimo visto fino ad ora a Napoli. Se il problema non è di natura tecnica, allora bisogna pensare ad una inadeguatezza mentale: un problema non da poco se si vuole giocare in una grande squadra.
LA FUSIONE: La rete che apre le marcature da parte di Younes ha il sapore della consacrazione. Già dalle prime uscite si capiva il valore del ragazzo, che contro l’Udinese mette a segno un tiro a giro degno di Insigne, e più volte dribbla gli avversari alla Mertens. Se davvero il 34 sia una fusione del 14 belga e del 24 capitano è un’ottima suggestione, anche se ancora tutta da dimostrare.
LA STABILITA’: Nel momento più complicato del match, Arek Milik segna e capovolge il trend della partita. Proprio su quei crociati che lo avevano bloccato per due stagioni, il polacco rimane stoicamente bilanciato (differentemente dal suo diretto avversario), incornando di testa e regalando stabilità anche ai suoi compagni di squadra.
LO SBLOCCO: Due assist bastavano a Mertens per incassare un’altra prestazione in crescita, nonostante il gol sembrasse rimanere un tabù. Ma nel cuore della ripresa il belga decide di scuotersi da solo, prendendo il pallone in area e insaccandolo di sinistro nel palo più lontano. Anche Ancelotti esulta in panchina, perché il ritorno al gol di Ciro è la notizia migliore di una giornata difficile ma trionfante.