Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Fiorentina
PENSIONATO: Il cambio di allenatore per ora non migliora le prestazioni di Marek Hamsik, che dallo scorso anno sembra accusare un calo netto e preoccupante. Lo slovacco fatica anche con il nuovo modulo, riuscendo in qualche invito interessante per i compagni e poco più. La volontà di essere venduto in Cina questa estate non pregiudica l’amore incondizionato nei suoi confronti, ma vederlo aggirarsi come un pensionato in mezzo al campo fa sorgere qualche dubbio sul suo impiego.
LA LUNGA STRADA: Nonostante una partita tutt’altro che bella da vedere, il Napoli si impone ricercando solidità in quel centrocampo che tanta acqua aveva fatto nelle ultime uscite. In questo modo però vengono meno fluidità di gioco e alcune posizioni in campo. Non è un bello spettacolo, e nonostante le maggiori occasioni diano merito alla vittoria degli azzurri, la strada per tornare dominatori delle partite sembra ancora lunga e piena di incertezze.
AURELIO D’ARABIA: Sicuramente un appassionato di cinema come Aurelio De Laurentiis di scenografie ne avrà viste tante, nei suoi numerosi viaggi ad Hollywood come a Cinecittà. Il tema del deserto gli sarà stato tanto caro da volerlo riproporre nel mondo del calcio, con dei prezzi al botteghino tanto alti da far svuotare lo stadio. La squadra risponde bene lo stesso, ma che il rapporto con i tifosi sia arrivato ai minimi storici è tutt’altro che una fantasiosa sceneggiatura.
ANTIDOTO: Dalla gara di Aprile dello scorso campionato, la quale sancì di fatto la fine di una stagione al limite dell’impossibile, di acqua sotto i ponti ne è già passata parecchia. Eppure era tanta la voglia dei tifosi partenopei di vendicarsi (sportivamente si intende) per quella brutta debacle. Il vantaggio di misura è solo un palliativo per tutto il veleno assorbito in quei giorni. La continuità di risultati, invece, potrebbe esserne l’antidoto.
SCONSACRATORI: Dopo la fuffa mediatica legata all’avvicendamento di Insigne e Chiesa in nazionale, arriva la risposta del campo in campionato. La rete del Magnifico che regala 3 punti e un paio di interventi duri ma regolari di Mario Rui rimandano il talento della Fiorentina. Il talento viola scappa solo una volta efficacemente sulla fascia, ma viene limitato per il resto del match. Una sconsacrazione in piena regola.
DOC: Ancelotti continua con i suoi esperimenti da scienziato pazzo, passa al 4-4-2 e propone due punte leggere. Il Napoli è un cantiere aperto, e i composti da mischiare sono ancora instabili. Ancelotti, come Doc di “Ritorno al futuro” osa lo stesso: cambia modulo, tiene Zielinski sulla fascia e Insigne punta con Mertens. L’ingresso di Milik è il Plutonio che permette alla DeLorean azzurra di raggiungere le 88 miglia orarie e a Lorenzo di cambiare finalmente il corso della storia.