Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Atalanta
I CASI: Un finale di stagione problematico quello degli azzurri, che dopo aver salutato l’EL crollano nuovamente in casa. Tanti i casi di cui discutere, dalle molteplici occasioni sprecate davanti ai dubbi sulla permanenza di Insigne. A questo punto, solo mantenere il secondo posto consentirà di non trasformare un “anno di transizione” in un anno decisamente sotto tono.
SPALLA MALEDETTA: L’ennesimo infortunio di Chiriches lascia perplessi sulle effettive possibilità del difensore romeno di continuare il suo lavoro in maglia azzurra con costanza. Elegante e quasi sempre preciso in chiusura, Chiriches continua un percorso che sembra sempre di più un calvario, con quella spalla maledetta che non smette mai di uscire e di farlo uscire dal campo.
TEMPESTA: Come la pioggia sul San Paolo, una tempesta si abbatte su Ancelotti ed il suo Napoli, arrivato ad aprile senza idee ed energie. La fiducia nelle capacità del tecnico rimangono invariate, ma qualche ragionamento sulle accuse nei confronti di Sarri, riguardanti la mancata valorizzazione della rosa e l’utilizzo esagerato di alcuni giocatori che ne avrebbe compromesso la forma, forse bisognerebbe farlo.
LATO B: Una bella sovrapposizione premiata da Callejon permette a Malcuit di mettere la palla forte e tesa nell’area di rigore bergamasca. Poi succede di tutto: Mertens prova il tacco, la palla passa e Mancini trova sulla respinta il sedere del belga, che con un doppio rimpallo clamoroso mette dentro. Un gol bello e fortunato che non permetterà comunque di vincere una partita poi buttata al vento.
SPACCATI: Il Napoli sprecone della ripresa cala pian piano, soprattutto grazie all’ingresso tra le fila neroazzurre di Josip Ilicic. Lo sloveno spacca in due il match, sovrastando sotto ogni punto di vista Hysaj e determinando il ribaltone finale. Un’arma ben usata da Gasperini che rilancia i suoi in zona Champions.
NO GOAL: L’episodio che cambia la gara in peggio per gli azzurri è il NO GOAL di Milik nel cuore della ripresa, salvato sulla linea da un intervento in stile Grava di Masiello. Azione emblematica della differenza, nella voglia e nella fame, tra le due compagini. Il salvataggio del difensore dell’Atalanta è al limite dell’irreale, ma è la giusta ricompensa per l’impegno nel recupero del pallone.