Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Frosinone e Napoli
CALLENO: Se non bastavano gli errori decisivi con Juventus, Liverpool e non solo, per Callejon arriva l’ennesima sentenza di una stagione da dimenticare sotto il punto di vista realizzativo. Due pali nella stessa partita (gli azzurri ne hanno colpiti 24 in questa stagione) sanciscono ancora una volta il feeling perso con il gol. La speranza è che sia solo un’annata storta.
LA MAGLIA: A fine partita i tifosi “rigettano” la maglia della squadra. Dopo gli striscioni di contestazione comparsi in giornata, arriva un’altra prova di un rapporto ormai disintegrato tra il Napoli e i tifosi. E dire che un anno fa la situazione era esattamente opposta. E’evidente che, al di là dei risultati sul campo, qualcosa nella gestione societaria sia andato decisamente storto.
CAPRO ESPIATORIO: Un paio di partite senza Insigne sono bastate a cambiare il bersaglio dell’ambiente per la stagione non esaltante. Ancelotti, al di là di qualche considerazione troppo ottimistica all’inizio dell’anno, ha fatto quel che poteva con la rosa a disposizione. Le eliminazioni nelle coppe pesano, ma il problema maggiore sta nei limiti della compagine, mascherati per tre anni dal gioco celestiale di Sarri.
PUNIZIONE: Un gol su punizione per raggiungere Maradona. L’ottantunesimo gol in Serie A di Mertens regala l’ennesima soddisfazione in maglia azzurra al belga, e una rete importante alla squadra per terminare la prima frazione di gioco in vantaggio. Per il Frosinone invece, l’ennesima “punizione” che porterà ormai inevitabilmente alla Serie B.
INFLUENZA: Dopo mesi di assenza che sono costati al Napoli diversi punti, Albiol torna finalmente in panchina. La sola influenza dello spagnolo dal bordo del campo fa sì che i partenopei riesca a non subire reti, un dato per niente scontato nell’ultimo periodo. Come per tutti i leader silenziosi, della forza di Raul ci si accorge soprattutto quando manca.
UNA TACCA SOPRA: Nella confusione di un Napoli tra luci e ombre, Younes spicca per brillantezza e tecnica. Le sue giocate portano alla punizione trasformata da Mertens e mettono alle corde il Frosinone nel primo tempo. Nella ripresa la rete fantastica che chiude la partita: la perla di un giocatore che inizia a non sembrare più una sorpresa.
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