Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Juventus
FALLO PER INTENZIONE: Affrontare la Juve era un’impresa difficile ma possibile per questo Napoli. Lo sciagurato retropassaggio di Malcuit favorisce proprio Ronaldo, che si tuffa senza venir toccato da Meret. Si potrà discutere per molto della “intenzione di colpire” che determina il fallo e delle altre volte in cui in assenza di tocco sia stata sanzionata l’irregolarità. Così come della scelta di non ricorrere al VAR per verificare il possibile recupero di Allan e il non-tocco sul portoghese. Rimane l’amarezza per delle scelte che, nel dubbio, vanno inesorabilmente nella solita direzione.
LEGNO: Una canzone popolare recitava come per fare un tavolo servisse il legno. Ma con il legno si può anche distruggere, dissipare. Il palo colpito da Insigne (molto sfortunato) su rigore non permette agli azzurri di chiudere una rimonta clamorosa e meritatissima. Insieme a quello di Zielinski siamo ormai alla cifra record di 20 stagionali. Anche una testa di legno capirebbe con quest’anno non è di quelli fortunati.
LA LEZIONE: Qualcosa insegna questo Napoli-Juve, soprattutto alla tifoseria di casa. I tanti supporters scomparsi nelle partite minori e ricomparsi per guardare da vicino CR7 hanno assaporato cosa vuol dire tifare davvero: la sofferenza, la paura di perdere con goleada, la frenesia di poterla addirittura ribaltare e la frustrazione di non arrivare mai al lieto fine. Una giostra di emozioni che forse a molti ha ricordato perché la squadra si va a sostenere ogni volta che se ne hanno le possibilità.
SPETTACOLO PURO: Il Napoli, sotto di due reti, non riesce a rimontare per un soffio una Juventus senza gioco e coraggio dopo l’espulsione di Pjanic. Con la parità numerica i partenopei regalano un secondo tempo fantastico, sottomettendo totalmente la prima della classe. Il carattere dimostrato, e non è un dettaglio, permette inoltre al pubblico azzurro di passare da un secondo tempo di agonia preannunciata ad un vero e proprio spettacolo di agonismo e perseveranza.
L’APPARIZIONE: Sarà stata l’inferiorità numerica dei partenopei, o forse il ricordo della follia arbitrale dello scorso anno, ma questa volta al San Paolo succede il miracolo. Pjanic espulso fa notizia nonostante la scelta di Rocchi sia stata impeccabile. E dire che il giallo (seppur ineccepibile) contro il Napoli era forse meno evidente di quello dello scorso anno contro l’Inter. Ma a campionato finito si può questo ed altro.
13: Al tredicesimo minuto, come su tutti i campi in questa giornata di Serie A, tutto si ferma. Esattamente come un anno fa, quando il mondo del calcio usciva distrutto dalla scomparsa di Davide Astori. Uno scenario emozionante che ricorda come la morte vada sempre rispettata, così come dovrebbe essere rispettato uno sport che troppo spesso viene infangato da tutto ciò che gira intorno ad esso.