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Sott’ E ‘Ngopp: La leggerezza del Napoli e la scelta di Giu(d)a

insigne

Ecco l’analisi della nostra redazione dei peggiori e dei migliori momenti andati in scena nella partita disputata tra Napoli e Lecce

LEGGEREZZA: Il Napoli parte forte, ma nei primi 15 minuti sbaglia due gol facili di testa con Milik e Zielinski, che poi in combinazione fanno peggio al diciottesimo. Sono errori che costeranno caro agli azzurri, che dal vantaggio casuale del Lecce perdono la bussola del match. Persino la rete di Milik testimonia l’eccessiva leggerezza con la quale a volte il polacco va sul pallone.

INCOMPRENSIBILE: Gattuso fa avverare la sua stessa profezia, permettendo al Lecce di palleggiare in faccia al Napoli. Il cambio di modulo con l’ingresso di Mertens andava accompagnato con l’entrata di Allan o di Callejon subito. Il poco equilibrio permette invece al Lecce di insistere e trovare l’1-3 che chiude la partita, e che segna un incidente di percorso non da poco nel processo di rinascita partenopea. Sul cambio incomprensibile Insigne-Lozano ci stiamo ancora interrogando.

GIU(D)A: Giua si rende protagonista dell’ennesimo episodio arbitrale patetico dell’anno, anteponendo il proprio ego alla realtà. Il rigore su Milik è clamoroso, ma la punta rimedia un giallo per simulazione. Richiamato dal var, l’arbitro assicura tutti della sua infallibilità. La conversazione con Abisso rimane un mistero, mentre le parole di Commisso e di Fonseca degli ultimi giorni vengono ridicolizzate dai media. Effettivamente il presidente della Fiorentina e l’allenatore della Roma sono da poco in Italia, e non sanno ancora come funziona da queste parti.

 

FRESCHEZZA: A guardare i primi minuti giocati in azzurro, Politano sembrerebbe un acquisto più che giusto per il gioco di Gattuso. Le capacità di corsa e dribbling sono risorse che possono fare la differenza e permettere di far rifiatare Callejon, tenendo in caldo la fascia destra. La rosa del Napoli non è mai stata così strutturata e profonda, anche se la classifica farebbe pensare il contrario.

ROVEGA: Callejon trova una rete bella quanto poco decisiva. La rovesciata scalda il pubblico per i 5 minuti finali, non abbastanza per trovare la via del pareggio. Concettualmente ha ricordato un po’ il gol dello spagnolo contro l’Arsenal nel 2013, che non bastò a evitare l’uscita dalla Champions. Questa volta, invece, la partita con il Lecce è solo l’ennesimo tassello di una stagione che quasi sicuramente non porterà nemmeno alla partecipazione della fase a gironi.

BENTORNATI: Napoli-Lecce è la prima partita non di cartello che vede finalmente un’affluenza importante al San Paolo. La delusione di una sconfitta, in parte condizionata dal direttore di gara, non dovrà limitate un’arma che per troppo tempo è mancata alla squadra. Dalle curve ai distinti, servirà sempre questo pubblico ad un Napoli che ha bisogno di supporto in un anno che continua ad essere maledetto. Lo tengano a mente anche il prefetto e la società.

 

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