Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Inter
SEDIOLINI: L’ultima stagionale a Fuorigrotta conferma un trend negativo che non può lasciare indifferenti. I sediolini già montati danno colore agli spalti, e i nuovi servizi installati sono un buon punto di partenza per migliorare un impianto retrogrado. Ma la vera ricostruzione dovrà avvenire tra la società e la gente che quei posti dovrà occuparli, prima che la rottura diventi davvero insanabile.
ACQUA ALLA GOLA: L’Inter esce con le ossa rotte dal San Paolo, dopo essere stata in partita solo per pochi frangenti del match. Risucchiati all’ultima giornata nella lotta per la qualificazione in Champions, i nerazzurri adesso dovranno difendere il punto di vantaggio sul Milan nella prossima gara casalinga contro l’Empoli (che con una vittoria sarebbe salvo). Una lotta per l’Europa accesissima, da gustare dall’alto dei 13 punti di distacco.
QUASI PERFETTA: 90 minuti praticamente perfetti quelli degli azzurri. L’unico errore da matita blu arriva nel finale, quando Malcuit si lancia in un dribbling appena fuori la propria area di rigore. Tanto basta per permettere ad Icardi di procurarsi un fallo e trasformare dal dischetto. Una rete che ha peso nullo, tranne che per la porta non più inviolata di Karnezis.
LA BOMBA: Una volta a capodanno si sparava il “Pallone di Maradona”. Contro l’Inter, invece, a sbloccare la gara ci ha pensato la “Bomba di Zielinski”. Dopo la palla persa malamente da Asamoah, l’appoggio di Ruiz (autore poi di una doppietta) favorisce Piotr, che spara un bolide impossibile da gestire per Handanovic. E’ un petardo totalmente legale che stappa il match, e apre la strada alla grande prestazione del Napoli.
PRIMA PUNTA: In una serata nella quale Milik non sembra in vena, Mertens ricorda ancora una volta a tutti di volersi prendere il primato dei marcatori azzurri. Su lancio perfetto di Callejon, il belga si inserisce come un furetto tra due avversari fisicamente più prestanti, ma mentalmente più lenti. Un gol di testa da prima punta, non una casualità per uno che di gol in maglia azzurra ne ha realizzati 108.
VEGGENTE: Dopo aver abbandonato San Siro tra gli ululati di alcuni pusillanimi, questa volta Koulibaly esce dal San Paolo nel tripudio totale della sua gente. Ancora una partita eccezionale, quella del numero 26, che sul 2-0 riesce a beffare anche lo spazio-tempo: con pochi secondi di anticipo, Kalidou prevede il tiro di Lautaro Martinez e salva sulla linea un gol praticamente già fatto. Per prevedere che sarebbe stato eletto il miglior difensore in Serie A, invece, probabilmente non serviva un veggente.