Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Udinese e Napoli
ME LO TENGO PER DOPO: Situazione imbarazzante per la squadra arbitrale nel corso del primo tempo, quando un fallo pericoloso (ma non cattivo) di Milik viene sanzionato con un giallo. Tutto normale, fino a quando Mariani non viene richiamato per controllare al VAR se l’entrata del polacco fosse da rosso. Un controllo decisamente zelante, che mettiamo da parte, aspettandoci che lo stesso trattamento valga per tutte le squadre in Serie A.
MOMENTACCIO: Il frangente più difficile della partita alla Dacia Arena arriva a cavallo tra la fine del primo tempo e la prima parte del secondo. Con la complicità del pessimo servizio DAZN, in campo trionfa la confusione, dalla quale emerge un’Udinese arrembante che sfrutta la propria fisicità. La percussione di Malcuit e il rigore conquistato da Callejon spezzano il sortilegio sul rettangolo di gioco, anche se la connessione rimane “una chiavica” fino alla fine del match.
CHI HA FATTO PALO?: Numerose le percussioni costruite dagli azzurri, che arrivano alla seconda e alla terza segnatura dopo un paio di occasioni eclatanti: un tiro di Zielinski salvato sulla linea e un auto-palo clamoroso di Samir. Una palla così innocua trasformata in rete sarebbe stata non solo esilarante, ma anche una vera e propria magia che solo un brasiliano come il difensore dell’Udinese avrebbe potuto mettere a segno.
IL GIOIELLIERE: La squadra di Ancelotti passa in vantaggio con un gioiello di Fabian Ruiz, appena entrato e subito decisivo. Tecnico e paziente, il talento spagnolo acquistato in estate aveva già dimostrato la propria perizia nel gestire il palleggio, lavorando palloni come fossero tesori preziosi. Questa volta il neo acquisto finisce il lavoro da solo, incastonando una gemma preziosa nel sette della porta friulana e permettendo ai partenopei di terminare in vantaggio la prima frazione di gioco.
71: Con il rigore trasformato da Mertens arriva l’aggancio, nella classifica all time dei marcatori azzurri in Serie A, ad Altafini ed Higuain. Aspettiamo con ansia la prossima che lo porti a 72, visto che il 71 poco si addice ad un ragazzo che ha conquistato la piazza non solo in campo, ma anche negli atteggiamenti e nel sacrificio. D’altronde, se gli altri due si sono fermati a tale quota, un motivo ci sarà.
ONNISCIENTE: Iniziano ad accumularsi i capolavori tattici di Carlo Ancelotti sulla panchina azzurra. L’apice rimane la sfida giocata contro il Liverpool, ma la maestria dimostrata dal mister ad Udine non sembra essere da meno. Senza Insigne e con Koulibaly diffidato, Re Carlo non si spaventa e cambia per l’undicesima volta il suo Napoli. Il gol di Rog è il sigillo apposto sul match da un tecnico che sembra rasentare l’onniscienza calcistica.