Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Genoa e Napoli
VENDUTO: Continua la strana battaglia tra ADL e il procuratore di Hysaj. Ultimamente pare che le parti si stiano avvicinando, ma probabilmente lo stipendio richiesto da giocatore ed agente (3 milioni) non è esattamente in linea con il rendimento dell’albanese. L’aver perso Kouamè sul gol del vantaggio genoano avrà fatto pensare al presidente di risolvere tutto con una bella plusvalenza estiva. Questa volta potrebbe aver ragione lui.
CONTROPIEDISTI: La partita di Marassi, condizioni atmosferiche a parte, mette in luce una crepa nella macchina in via di rifinitura di Ancelotti. Nel primo tempo gli 11 in campo trovano difficoltà ad attaccare senza subire contropiedi fulminanti. Il poco filtro gioca ancora brutti scherzi a questo Napoli, che accusa la velocità degli attaccanti del Genoa in più di un’occasione, nonostante in Champions la musica sia decisamente diversa.
SCENDE LA PIOGGIA: A Genoa sembra essere partita una nuova edizione di calcetto saponato. Soprattutto nella seconda frazione di gioco, un susseguirsi di rimbalzi fasulli e passaggi che si annullano nella tempesta determinano per buoni tratti una gara brutta e casuale nello svolgimento. A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli azzurri, che come la pioggia che scende rischiano di fare lo stesso in classifica, prima che gli innesti di Ancelotti cambino volto al match.
LO STRAPPO: Siamo qui a documentare l’ascesa di un nome che, giorno dopo giorno, fa spuntare un sorrisone sempre più splendente sul volto dei tifosi azzurri. Fabian Ruiz continua ad impressionare, strappando il match con il gol del pareggio e con giocate di primo livello. Anche nelle pozzanghere di Marassi lo spagnolo incanta, finendo col farsi strappare la maglia dagli avversari, che proprio non riescono a contenerlo. Nella tempesta la sua stella brilla, se possibile, ancora di più.
LA MAGLIA BAGNATA: Sono tre punti pesantissimi quelli conquistati in Liguria, che permettono di rimanere nella scia della Juventus e continuare il testa a testa con l’Inter. Un’altra rimonta, che questa volta sfida le intemperie di una partita impossibile. Il regalo più bello per i tanti tifosi partiti da Napoli senza l’ombrello, e una ulteriore prova di carattere: la maglia sudata, oltre che irrimediabilmente bagnata.
FRATELLI: Tornare a Genova senza dover subire i cori beceri dei doriani testimonia ancora una volta come non sia la provenienza a determinare i comportamenti dei tifosi sugli spalti. I genoani accolgono i fratelli partenopei in un clima caliente e competitivo, ma corretto. Bisogna chiedersi se solo in un campo “gemellato” sia possibile assistere ad un match in trasferta senza subire le solite ingiurie.