Il calciatore slovacco ha rilasciato una lunga intervista a “So Foot”.
“Andare via da Napoli? Sì anch’io avrei potuto come altri, cinque anni c’era il Milan e l’anno scorso la Juventus, alla fine però non è successo nulla perchè gli allenatori e il presidente volevano che restassi, c’era fiducia intorno a me. Non ho mai avuto clausole rescissorie, il presidente sa che non ne ho bisogno. A Napoli mi vogliono troppo bene e non potrei mai andarmene. Perchè gli altri lo hanno fatto? Non lo so, non li giudico.
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Sarebbe ancora più bello vincere altri trofei con il Napoli, uno in maglia azzurra ne vale dieci con altre. Sono un grande giocatore? dovete chiederlo ai napoletani, non certo a me. Sono fiero della mia carriera fino a questo momento, e spero anche di quello che farò in futuro. Sono legato a doppio filo con la città di Napoli, qui c’è un’aria fantastica.
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Che tipo sono? tranquillo, molto riservato, un pò come tutti gli slovacchi anche preciso e ordinato. I napoletani invece per esempio non sono mai puntuali, ma sono molto allegri. Napoli è una città diversa, a parte, dell’Italia e invece Castel Volturno è tranquilla ed è adattissima ad un tipo come me. Tatuaggi? sono come una droga per me, il primo lo feci a Bratislava, poi Cannavaro mi presentò il suo tatuatore e non mi sono fermato più. La cresta? ce l’ho da sempre oramai, è una sorta di simbolo anche se non sono un punk.
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Appena arrivai a Napoli capii la passione immensa dei tifosi, a Brescia avevo 3 mila persone allo stadio, qui 3 mila persone c’erano solo per la presentazione con Lavezzi. Il record di Maradona? lui è il numero uno, essere dietro di lui è già tanto, se poi però vinco qualcosa magari mi avvicino un pò di più”.
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