Il portiere del Chievo, che domani sfida il Napoli, ha rilasciato un’intervista a “Il Corriere dello Sport – STADIO”.
“Salvezza già impossibile? per i miracoli ci stiamo attrezzando. Prima della sosta abbiamo dimostrato di essere vivi, i segnali ci sono. Ogni partita vale uno o tre punti, a seconda di come la si affronta. Noi a Napoli andiamo per fare bene e dire la nostra: il Chievo finora ha tenuto testa alle grandi squadre, mi viene in mente la gara contro la Juve della prima giornata ad esempio. Sono dell’idea che ogni partita, anche contro le più forti, nasconda un’impresa possibile. Noi ci proviamo, da ultimi in classifica. La nostra caratteristica migliore è quella di far giocare male gli altri, siamo una squadra che lotta. Vediamo cosa ci dirà il campo.
Torniamo al San Paolo dopo la sconfitta assurda dell’anno scorso? Vincevamo 1-0 al novantesimo e il Napoli ci ha castigato in pieno recupero con due gol. Un finale pazzesco, ma ne abbiamo fatto tesoro. Il Chievo andrà lì con le armi della sofferenza, l’unione, pronto a dare battaglia. Poi chissà, loro hanno molti nazionali appena rientrati e la Champions che li aspetta..
Napoli cambiato rispetto all’anno scorso? Resta una squadra competitiva, con un grande allenatore. Forse più da Champions League, visto lo spessore e la storia di Ancelotti: un tecnico tra i più bravi al mondo, senza nulla togliere a Maurizio Sarri. Ma Ancelotti ti fa capire perché ha vinto così tanto. Chiunque togli al Napoli, zeppo di campioni, lo puoi sostituire con la stessa efficacia. Loro hanno anche il turn-over quest’anno”.