Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la partita tra Napoli e Sampdoria.
“Era una situazione che poteva metterci in grandissima difficoltà, abbiamo perso tantissimi palloni nel primo tempo ed è una cosa dovuta a diverse cause. La prima è che ci hanno aggredito molto alti, la seconda è il terreno di gioco che non ci permetteva di giocare come sappiamo, la terza è il lavoro che abbiamo svolto in settimana che ci ha tolto un po’ di brillantezza. Ma la cosa più evidente è che su un terreno di gioco così non si può giocare.
Tonelli? Ha avuto pazienza e anche noi, parecchia. Non si allenava con noi a luglio, agosto e settembre. Nelle ultime settimane ha fatto dei passi avanti pazzeschi, mi aveva già messo dei dubbi a Firenze e l’ho visto veramente bene negli ultimi dieci giorni. Mi sembrava l’occasione giusta per metterlo dentro oggi.
Sono contento di quanto fatto nel secondo tempo, non potevamo giocare il nostro calcio abituale a causa del terreno di gioco. Però ci hanno messo cazzimma e determinazione, mi è piaciuto che mentalmente la squadra ha continuato ad inseguire la vittoria nonostante il terreno di gioco, questo è l’aspetto positivo per me.
Non so se è fortuna quella di stasera o sfortuna quella con il Sassuolo. Dal punto di vista dell’ordine e della lucidità abbiamo fatto bene, perchè la soluzione degli ultimi venti minuti è stata rischiosa, con quattro attaccanti in campo ed Hamsik e Zielinski, offensivi, in mezzo al campo. Nonostante questo siamo stati ordinati e abbiamo ribaltato il risultato giocando a calcio. Ma nel primo tempo abbiamo pagato tante cose, sia dal punto di vista fisico che mentale.
In questa partita quello che dovevamo fare era muovere la palla da destra a sinistra e viceversa, ma il centrocampo ha fatto fatica sotto la pressione della Sampdoria. In più giocare in velocità su un campo del genere è difficile, si commettono errori, per questo gli attaccanti sono stati poco coinvolti all’inizio della partita.
Giampaolo e Ferrero? Sono incazzoso di natura, quindi li capisco entrambi, capisco la rabbia dell’allenatore per aver perso una partita al 50′ del secondo tempo e capisco la rabbia del presidente che ha visto perdere una partita giocata bene. Li capisco, ma nemmeno noi siamo particolarmente contenti dell’arbitraggio, ci sono state diverse cose, come contatti sospetti e atteggiamenti che non sono stati puniti”.
Comments
